La Elos ha da poco presentato sul mercato un nuovo modello di reattore di calcio che ha introdotto importanti modifiche ai prodotti precedentemente da lei commercializzati.
Ho avuto la possibilità di testare il modello New Rea 120, considerato dalla Elos sufficiente per una vasca di 500 litri. Aperta la confezione la prima osservazione che ho fatto è stata la grandezza del reattore, è infatti molto + piccolo dei modelli di altre aziende concorrenti. Le sue misure sono infatti di 38 cm di altezza totale, un diametro del cilindro di 12 cm a cui però vanno aggiunti un’altra decina di centimetri per l’alloggiamento della pompa. La scelta della pompa è mio avviso particolarmente azzeccata, il reattore viene infatti equipaggiato con una Eheim 1250, un prodotto classico, caratterizzato da un ottima silenziosità e da una grande affidabilità. La scelta di questo tipo di pompa influisce sicuramente sul prezzo di vendita del reattore, ma questa scelta è particolarmente importante. Nel tempo l’affidabilità è una caratteristica fondamentale per un accessorio che rimane in continuo funzionamento 24 ore su 24 e la sua silenziosità potrà essere particolarmente apprezzata sopratutto di notte.
Particolare della pompa Eheim di carico.
Il cilindro e tutte le chiusure sono realizzate in plexiglass resistente all’ozono e tutte le varie tubature sono realizzate in silicone.
Non c’è che dire, rispetto ad altri prodotti presenti sul mercato si può notare come l’aspetto estetico sia stato tenuto in grande considerazione. Gli incollaggi sono buoni e tutti i materiali utilizzati sono stati realizzati appositamente per il reattore in questione che viene inoltre fornito di un contabolle in vetro. La Elos al posto di un rubinetto contagocce ha preferito fornire un apposito stringitubi per la regolazione del flusso in uscita. Questa scelta permette di evitare problemi di otturazione dei rubinetti per formazioni calcaree. Il reattore è piccolo e bello… peccato sia da mettere in sump! Ma sicuramente questa caratteristica ad un consumatore attento al design del prodotto non può far altro che piacere. Ma analizzando come l’aspetto di compattezza possa influire sulle prestazioni ci si può rendere conto che esso può anche essere uno svantaggio. Il materiale calcareo che può essere caricato all’interno del reattore infatti non è molto elevato, entrano molto meno dei 3 litri della confezione di vendita del Capur, il materiale commercializzato dalla Elos per il riempimento. Il quantitativo è abbastanza limitato ed in una vasca in cui il consumo di calcio è molto elevato può portare a dover reintegrare il materiale ogni 2 mesi a differenza di un reattore più grande dove l’autonomia è sicuramente maggiore.
Particolare della parte superiore.
Infatti, l’esaurimento di parte del materiale, già esiguo, influisce sulle prestazioni. A parziale compensazione, la manutenzione del reattore è molto facilitata dalla modalità costruttiva, svitando la parte alta del reattore è molto facile sostituire il materiale o integrarlo e tenere pulito il cilindro. Passiamo ora ad analizzare come il reattore lavora:
Il reattore può essere “montato” in due modalità diverse a seconda di come vengono sistemate le tubature, grazie alla doppia camera interna di cui è dotato. Il materiale corallino viene inserito nella camera più interna e se si sceglie la modalità “In Pressione”, la CO2 viene immessa nella camera esterna ove viene mixata all’acqua e fatta circolare dalla pompa fornita in dotazione. Nella camera centrale il Media (ELOS Ca Pur – Calcio Carbonato) viene quindi ad essere in contatto con acqua molto acida, e sciogliendosi lentamente rilascia calcio, goccia a goccia.
Grazie alla doppia camera la CO2 che non è stata totalmente mescolata, viene ripresa dalla pompa ed iniettata nuovamente all’interno della camera esterna del reattore. In questo modo nemmeno una singola bollicina potrà lasciare il reattore senza che non sia stata mescolata all’acqua. A mio avviso questa modalità è particolarmente indicata per acquari di principianti dove una regolazione sbagliata dell’immissione di co2 in vasca può creare grandissimi problemi di alghe, ma anche in acquari in cui il consumo di calcio non sia particolarmente elevato, ad esempio vasche dove siano presenti sia coralli duri sia coralli molli. Nel caso in cui invece l’acquario sia popolato densamente il reattore può essere invece utilizzato nella classica modalità “gravitazionale”, in cui il materiale calcareo viene attraversato da un flusso di acqua e co2, il reattore è dotato di un sistema di recupero della co2 che non si è disciolta in modo tale da poterla rimettere in circolo. Questa modalità è + efficace, i valori di calcio in uscita sono più elevati, ma una piccola parte di co2 può terminare in vasca. Questo è il motivo per cui secondo me è riservata a persone con maggiore esperienza e ovviamente a chi ha bisogno di un maggiore apporto di calcio. La possibilità di alternare queste due modalità rende secondo me il reattore di calcio particolarmente flessibile, infatti può essere utilizzato sia in vasche con pochi coralli sia in vasche dove è necessario un abbondante apporto di calcio.
Questa flessibilità lo rende particolarmente adatto all’allestimento di una nuova vasca da parte di una persona con bassa/media esperienza. Egli potrà infatti utilizzare il reattore nella modalità in pressione all’inizio dell’allestimento e durante il progressivo riempimento della vasca con coralli. Poi quando la vasca sarà completa e la crescita sostenuta, il conduttore potrà passare alla modalità gravitazionale, adatta ad un forte sostegno alla crescita dei coralli duri. Un altro aspetto secondo me molto apprezzabile, è il funzionamento con una sola pompa. Infatti, attraverso una speciale modifica all’alimentazione della pompa con degli snodi, essa da sola si occupa di alimentare il reattore e provvedere alla circolazione interna dell’acqua. Scelta diversa da quella di molti altri modelli di altre ditte che necessitano di una pompa di alimentazione o di una deviazione alla pompa di risalita della sump per l’alimentazione. Il reattore può anche essere utilizzato all’esterno della sump, sempre utilizzando una sola pompa.
Per chi ha spazio questa soluzione permette di mantenere la pompa fuori dalla sump ed evitare il minimo riscaldamento dell’acqua da parte di essa.
In definitiva la prova è stata positiva. Nel mio acquario da 250 litri pieno di coralli duri il reattore si sta comportando egregiamente mantenendo stabile il livello di calcio e l’ingombro ridotto ha sicuramente reso + ordinata la mia sump. Inoltre la facilità con cui possono essere effettuate le operazioni di pulizia del reattore hanno reso molto meno faticoso questo momento dell’hobby che nn apprezzo particolarmente! Un ultimo aspetto sono i valori in uscita. Attualmente l’ho settato a ph 6.7 con uscita di 1,5 l’ora circa. L’acqua in uscita viene arricchita con un delta di 160 mg/l di calcio. Abbassando il valore del ph dell’acqua all’interno del reattore le prestazioni aumentano sensibilmente, ma per le mie esigenze questi valori sono perfetti. |