Piccolo e veloce riassunto sulle metodiche di utilizzazione e taratura dei nostri strumenti di misura elettronici. Consiglio l’acquisto di uno o più siringoni da 60ml, esiste la versione sia senza ago che quella dove applicare l’ago (ed anche di aghi ci sono diverse misure, chiedete quelli più larghi per minor sforzo di utilizzo). Sono ottime per un po tutto, dal dosaggio del fertilizzante allo sciacquo delle provette dei test kit (GH, KH, NO3 ecc. ecc.) al prelievo, di quantità di acqua della vasca, non proprio piccole.
Norme generali di utilizzo: Prelevare i campioni di acqua da testare a circa metà vasca, vi bagnerete le mani ma avrete una misurazione media più affidabile, l’alternativa è prelevare acqua in più punti ed a diverse altezze (in prossimità del fondo si fanno misurazioni interessanti, specialmente per i PO4, ma questo è un altro discorso). Non usare contenitori di plastica per le misurazioni, tutti gli strumenti misurano correnti elettriche e contenitori plastici potrebbero avere cariche elettrostatiche che falsano la misura, consiglio l’utilizzo di becker da 100ml in vetro al costo di pochi euro (in alternativa un classico bicchiere in vetro va bene, possibilmente non del servizio buono e da tenere da parte), attenzione a non misurare in prossimità dei neon, mi è capitato più volte (ho provato anche volutamente al fine di essere certo della cosa) che, mettendo la sonda in vasca in prossimità dei neon, il valore letto sia totalmente differente da quello reale o che vari continuamente in maniera tale da rendere impossibile una lettura stabile, tutti gli strumenti in genere hanno la compensazione della temperatura, è quindi buona norma attendere qualche minuto affinchè la misura si stabilizzi, fondamentale la taratura degli strumenti, vedremo nello specifico per ogni strumento come tararlo al meglio, e la pulizia/conservazione dello stesso pHmetro. Gioia e dolore, in alcuni casi il suo mantenimento costa più dell’acquisto dei normali test a reagente, quindi è bene scegliere lo strumento idoneo alle proprie necessità. Escludendo gli strumenti da centinaia di euro, mediamente ci sono due tipi di pHmetri acquistati dagli acquariofili, quelli a penna e quelli con sonda esterna da lasciare in vasca (consiglio questi ultimi, vedremo a breve la motivazione)
Importanti (anche economicamente) le soluzioni di taratura che hanno ben determinati pH a ben definite temperature, altrettanto importante quindi avere le rispettive tabelle di variazione del pH a differenti temperature. Il primo tipo si definisce pHmetro a penna, ha dalla sua la comodità di utilizzo, basta riempire il becker della minima quantità di acqua della vasca sufficiente ad immergervi la sonda ed attendere che la misurazione si stabilizzi. Il secondo tipo, il pHmetro con sonda esterna, è altrettanto semplice da utilizzare, basta accendere ed immergere la sonda nel liquido da campionare, la grande comodità è che si può lasciare la sonda immersa in vasca (in un punto con leggero movimento d’acqua) e avremo la certezza che la sonda non si asciugherà mai (a meno che il livello in vasca non si abbassi lasciando la sonda scoperta). In qualsiasi momento volessimo misurare il pH in vasca basterà accendere un attimo lo strumento, leggere la misurazione e quindi spegnere lo strumento. Taratura dello strumento: Esistono diversi tipi di strumenti e diversi tipi di taratura, normalmente possiamo dividerli in strumenti a singola taratura (mediamente pH 7) e doppia taratura (mediamente pH 4 e pH 7), ci sono anche strumenti a tripla taratura (pH 4, pH 7 e pH 10). La taratura è abbastanza semplice se fatta con calma ed attenzione: Fatta la singola o doppia taratura, ricordo che i liquidi non possono essere più riutilizzati (motivo per cui prelevare dalle boccette solo la quantità minima necessaria), possiamo ricontrollare e verificare, se ci fossero dubbi, come i liquidi di taratura cambino in seguito alla loro ‘corruzione’ da altri sali/liquidi. Supponendo due liquidi di taratura a pH4 ed a pH7, basterà passare la sonda da un liquido all’altro per notare come quello a pH4 tenderà ad aumentare e quello a pH7 tenderà a diminuire, potremo anche verificare le tolleranze di misurazione del nostro strumento che dovrà misurare variazioni nell’ordine della minima scala consentita (anche qualche centesimo di pH) ad ogni passaggio e rispettivo ‘inquinamento’ del liquido campione. Manutenzione e conservazione: Come già avrete capito è importante evitare che la sonda resti a secco, esistono dei liquidi appositi ma sono di difficile utilizzo negli strumenti da poche decine di euro. Ho provato più volte con cotone imbevuto e/o liquido inserito direttamente nel cappuccio di chiusura ma senza risultati, lo strumento a penna si starava in continuazione (non faccio il nome ma era di una marca conosciuta ed affidabile … oltre 50 euro buttati). Conduttimetro o Conduttivimetro Semplice strumento che ci consente di misurare la conducibilità dell’acqua della vasca e/o la qualità della nostra acqua RO, lo strumento da pochissimi problemi e, mediamente, basta controllare la taratura una volta al mese e/o quando dovesse dare letture ‘strane’ (in modo da essere certi che il problema non sia lo strumento). Anche di questi strumenti esistono più varianti ma, vista la quasi assenza di problematiche, non ho consigli particolari da dare, vanno bene tutte le versioni. La cosa più importante da conoscere, viste le numerose varianti, è la scala di utilizzo necessaria ai nostri scopi di acquariofili – Dolce: 0 – 1999 uS/cm (microsiemens/centimetro) Taratura dello strumento: Come per il pHmetro consiglio l’utilizzo di becker in vetro delle dimensioni minime per infilarci la sonda ed il prelievo della quantità minima di liquido campione al fine di bagnare completamente la sonda. Manutenzione e conservazione: Dopo ogni misurazione consiglio risciacquo in acqua RO e/o bi-distillata e, lasciando lo strumento bagnato, chiudere con il coperchio in dotazione. Salinometro Semplice strumento per misurare la salinità di un acqua in ppt (parti per mille), utile per chi ha un acquario salmastro o marino.
Ricapitolo brevemente le caratteristiche dei vari ambienti: Dolce -> 0 ppt Taratura dello strumento: Come per il pHmetro consiglio l’utilizzo di becker in vetro delle dimensioni minime per infilarci la sonda ed il prelievo della quantità minima di liquido campione al fine di bagnare completamente la sonda. Manutenzione e conservazione: Dopo ogni misurazione consiglio risciacquo in acqua RO e/o bi-distillata e, lasciando lo strumento bagnato, chiudere con il coperchio in dotazione.
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