Indice Premessa La media invernale di temperatura che siamo soliti tenere nei nostri acquari è generalmente più bassa della media che si registra in natura, ho spesso parlato con acquariofili che mantengono infatti le proprie vasche attorno ai 25°C, da questo discende che in vasche mantenute mediamente più fredde una ampia escursione termica che avviene in un breve periodo di tempo può portare a conseguenze catastrofiche, non essendo i coralli pronti ed abituati a subire un delta termico di questo tipo. Per raffreddare la temperatura in acquario i metodi ad oggi conosciuti sono sostanzialmente due, ognuno con i suoi vantaggi ed i suoi svantaggi, ma che probabilmente ottengono il meglio di se quando usati sinergicamente. Sto parlando dell’uso di ventole per favorire l’evaporazione e di un refrigeratore con il compito di raffreddare direttamente l’acqua in acquario. Le ventole hanno il notevole vantaggio di costare relativamente poco, se prese singolarmente, ma sono esteticamente discutibili, ed avrebbero bisogno di avere almeno un controller di temperatura per funzionare in maniera ottimale ed evitare di raffreddare eccessivamente l’acqua, inoltre favorendo l’evaporazione hanno un effetto collaterale abbastanza fastidioso poichè causano un aumento dell’evaporazione e quindi necessitano di un serbatoio di rabbocco molto capiente. La mia esperienza, maturata con l’uso di 3 ventole tangenziali da 25 watt cadauna, ed una illuminazione basata su 2 lampade HQi da 250 watt e 2 neon T5 da 54 watt, è stata quella di avere in estate fino a 8/10 litri di acqua evaporata giornalmente su una vasca di 323 litri lordi, e di non riuscire a rispettare la temperatura massima impostata di 28,3°C tanto da avere per almeno una ventina di giorni al mese le HQi spente per il troppo calore generato (vedere anche l’articolo sulla mia vasca per una approfondimento sulla tematica del controllo della temperatura effettuato con aquatronica e le ventole tangenziali). Per superare questi problemi e per essere molto più tranquillo mi sono messo alla ricerca di un refrigeratore da testare sulla mia vasca, che nel frattempo si era evoluta, diventando più grande, 393 litri lordi, e passando ad una illuminazione più contenuta a livello di calore generato grazie all’adozione di una plafoniera ATI Powermodul equipaggiata con 8 neon T5 da 54w. Aquamedic mi ha dato modo di provare un loro refrigeratore, ed io ho scelto un Aquamedic TITAN 250. Il refrigeratore si presenta in una scatola di generose dimensioni, adeguatamente protetto dagli urti, a corredo viene fornito un manuale multilingua (spagnolo, inglese, francese e tedesco), e un piccolo manualetto in italiano con le medesime informazioni, inoltre vengono forniti quattro portagomma, due diritti e due curvi per l’innesto nella parte posteriore dell’unità. Io, come si vede dalla foto, ho accostato il Titan al muro e mi sono avvalso dei due portagomma curvi. I refrigeratori TITAN di Aquamedic
Sulla carta la scelta del TITAN 250 poteva sembrare azzardata date le dimensioni della mia vasca, ma dopo una estate completa di uso devo dire che è stata assolutamente una scelta vincente. La prova sul campo A giugno non avevo ancora il refrigeratore, ed il report della misurazione della temperatura in acquario mi ha fornito il seguente grafico (clicca sul grafico per vederlo ingrandito): Come si può osservare i picchi superiori a 27,5°C sono molto frequenti, anche perchè nonostante abbia una plafoniera con “solo” 8x54w neon T5 ad illuminare la vasca, sto utilizzando una sola ventola tangenziale da 25w. All’inizio del mese di luglio ho installato il TITAN 250 ed il risultato lo potete vedere nel grafico sotto (sempre cliccabile): Come si vede la differenza è? drammatica, non ho più avuto nessuna escursione sopra i 27,5°C e la media su tutto il mese di luglio è di 26,95°C. La differenza media non sembra essere molto diminuita, ma come si può vedere guardando i grafici, il delta di differenza fra mattina e sera è molto diminuito, portando quindi l’acquario ad avere poca escursione termica durante il periodo di uso del refrigeratore. Un altro dato interessante è quello dell’evaporazione in vasca: Ovviamente il discorso fatto è in relazione alla temperatura media ambientale, come ricorda anche Aquamedic nel suo specchietto introduttivo sui refrigeratori. Il controller di temperatura interno ha un ciclo di intervento di 1°C, quindi se si impostano 27°C il refrigeratore si accende al raggiungimento della temperatura impostata e si spegne al raggiungimento dei 26°C, la sensibilità in lettura invece è al decimo di grado, permettendo quindi di leggere e seguire la diminuzione della temperatura in vasca. I caratteri del controller sono rossi su sfondo nero, ben leggibili anche a distanza, in modo da poter sempre tenere sott’occhio la temperatura della vasca. Tecnicamente parlando il refrigeratore è costruito in maniera impeccabile, la serpentina del gas refrigerante è ovviamente in magnesio, ed il refrigeratore è dotato anche di un fusibile di protezione in caso di sovracorrenti o cortocircuiti. Sopra potete vedere una fotografia del display a cristalli liquidi rossi. Il rumore Quindi noi meno fortunati siamo costretti ad inserire il refrigeratore vicino alla vasca. Per poter tenere il refrigeratore in casa è necessario che superi almeno tre esami diretti, quello estetico (in genere lasciato alle signore che di queste cose si preoccupano più di noi), quello del rumore generato e quello del calore generato. In casa mia ho scelto di posizionarlo alla sinistra dell’acquario, vicino alla porta e direttamente sul corridoio, lontano dal divano ma vicino alle camere da letto. Dal punto di vista estetico si presenta, come si vede dalle foto, come un cubo di colore blu scuro quasi elettrico con un display a cristalli liquidi rossi di generose dimensioni. L’impostazione sobria aiuta nel posizionamento in ambiente, e anche la moglie non si è lamentata più di tanto. Il calore generato durante il funzionamento rimane confinato vicino al refrigeratore stesso, e soprattutto nella parte posteriore dove si trova lo sfogo dell’aria calda. Mi sono fatto l’idea che questo non contribuisse in modo significativo ad aumentare la temperatura in casa, come invece mi sarei aspettato preventivamente, anche perchè come è facile intuire le finestre erano sempre aperte e questo permetteva la circolazione dell’aria, in quei rari momenti in cui le finestre erano chiuse era a causa dell’accensione dell’impianto di aria condizionata ed il problema non si poneva perchè il poco calore generato veniva mitigato dal condizionatore. Grazie alla presenza del Titan 250 durante questa estate non ho mai acceso il condizionatore per raffreddare la vasca come ero solito fare negli anni precedenti, con notevole risparmio elettrico, e senza avere il problema dell’abbassamento del pH che viene causato dal funzionamento continuato del condizionatore. Tornando al rumore generato mi sono munito del mio fonometro, un VOLTCRAFT 320, fonometro digitale IEC 651 di Tipo II che agli effetti della misurazione in oggetto è sufficientemente attendibile. Tutte le misurazioni sono state eseguite con la curva di attenuazione dBA data la natura del rumore da misurare. Le misurazioni hanno dato i seguenti risultati (tutte le rilevazioni sono state condotte con finestre a doppi vetri chiuse, con fonometro su cavalletto, e con un intervallo minimo di misura di 120 secondi):
Dati alla mano e sensazione uditiva ben in mente, posso affermare che il refrigeratore Aquamedic è molto silenzioso. Non è possibile dire che acceso o spento non faccia differenza, ma che date le condizioni al contorno, e cioè che siamo in estate con le finestre aperte e con molto rumore ambientale che arriva dall’esterno, la sua rumorosità risulta comunque appena percettibile. Infatti le condizioni più sfavorevoli per il calore in genere si hanno nel primo pomeriggio, quando il rumore ambientale è massimo e non di notte, quando invece il suo funzionamento sarebbe sicuramente più avvertibile. Le misurazioni fatte confermano le mie impressioni, dal mio divano la pressione acustica dovuta al refrigeratore è quasi trascurabile, ed infatti le misurazioni fatte con acquario con tutte le utenze accese ed acquario completamente spento parlano da sole, non mi aspettavo una tale silenziosità… anzi ero molto preoccupato del rumore che potesse generare e delle guerre famigliari che avrei dovuto sostenere per poterlo mantenere comunque in funzione. I consumi elettrici Un’altro punto importante nella scelta del refrigeratore è il suo consumo elettrico. Senza scendere in dettagli tecnici, la potenza di raffreddamento è la potenza utile per il raffreddamento, mentre la potenza assorbita è quella che si assorbe dalla rete, ed è quella che rappresenta i nostri consumi elettrici. In accordo con i dati forniti da Aquamedic, il Titan 250 dovrebbe consumare 100 watt, io ho misurato un consumo elettrico di 117 watt grazie al software fornito a corredo del mio UPS APC BACK-UPS RS 800 VA, e dopo aver alimentato il refrigeratore stesso con il gruppo di continuit?. Prima di provare il refrigeratore ero molto preoccupato dall’aumento del consumo elettrico che avrei avuto dopo la sua installazione, e non ero sicuro della veridicit? dei dati forniti da Aquamedic. Dopo la misurazione invece mi sono dovuto ricredere, e sebbene vi siano delle differenze fra quanto dichiarato e quanto misurato, ritengo entrambi i valori comunque molto contenuti, addirittura inferiori a quanto sono obbligato a spendere per riscaldare l’acquario con il riscaldatore da 300w che uso. In definitiva non solo questo refrigeratore è silenzioso, ma è anche economico, sicuramente una sorpresa, una lieta sorpresa. La pompa di alimentazione Aquamedic consiglia per questo refrigeratore un flusso compreso fra 200 ed 800 litri/ora. Con la maxijet 250 ho avuto un problema abbastanza serio, forse a causa della poca prevalenza mi sono ritrovato con la pompa che non ripartiva dopo una pausa forzata, sebbene il refrigeratore fosse posto a fianco della sump e quindi con poche perdite di carico dovute alle tubazioni in gomma. Se non fosse stato per questo enorme problema il refrigeratore funzionava tranquillamente e raffreddava senza problemi, ovviamente una volta riscontrato il problema non mi sono neanche chiesto se valesse la pena insistere per far ripartire la pompa e sono passato alla maxijet 1000. Con questa pompa non ho avuto nessun problema, ed è tuttora in uso nel mio sistema. Non c’è mai il problema di rovinare il refrigeratore anche nel caso in cui si venisse ad interrompere il flusso di acqua, in quanto il termostato del refrigeratore è interno alla macchina e quindi il refrigeratore si spegnerebbe da solo al raggiungimento della temperatura impostata. Raccomando a tutti coloro che avessero la fortuna di poter installare il refrigeratore fuori casa, di misurare la portata di ritorno in sump, perchè la distanza e le curve necessarie a collegare acquario e refrigeratore abbassano notevolmente la portata, soprattutto in presenza di tubi corrugati e non lisci, inoltre consiglio vivamente di proteggerlo dalle intemperie e dal sole diretto che finirebbe inevitabilmente per penalizzarne le prestazioni. Consigli utili L’accorgimento più importante per far funzionare al meglio il refrigeratore è sicuramente quella, a parità di tutte le condizioni di cui abbiamo già discusso, di porlo nelle migliori impostazioni operative possibili. Una delle maggiori criticità è quella in cui il refrigeratore raffreddi la sump molto velocemente, ma che questo raffreddamento non venga poi distribuito con velocità e continuità in vasca. Una alternativa creativa sarebbe quella di riuscire a far passare la risalita dentro il refrigeratore, in questo modo si otterrebbero due notevoli vantaggi. Il primo è quello di non dover aggiungere una seconda pompa per alimentare il refrigeratore, ed il secondo è quello di rilasciare il freddo direttamente in vasca. Le mie conclusioni Cosa comporta avere il refrigeratore rispetto ad altri metodi di raffreddamento? A giugno avevo in funzione una ventola tangenziale da 25w con il risultato di avere ogni tanto la temperatura oltre i 28°C, per riuscire a mantenere l’acquario sotto i 27,5°C sarebbe stato necessario avere almeno altre 2 ventole tangenziali di pari potenza (soluzione adottata l’anno precedente anche se in presenza di 2 lampade HQi da 250w). La differenza fra i consumi elettrici sarebbe stata quindi di soli 67w a parità di ore di impiego, visto che una ventola è rimasta in funzione anche quest’anno sia per limitare l’uso del refrigeratore stesso sia come soluzione di emergenza. Ma questo a scapito di un’altra grandezza, che è l’evaporazione dell’acqua indotta dalle ventole. Con il refrigeratore infatti l’evaporazione è ridotta al limite (e se non avessi avuto in funzione la ventola tangenziale sarebbe stata ancora minore), con diversi effetti: minore necesità di riempimento del serbatoio di rabbocco e quindi maggiore autonomia in caso di vacanza, minor spreco di acqua perchè minore è la richiesta di acqua di osmosi con beneficio anche per l’ambiente. Oltre al grandissimo pregio di avere una temperatura in vasca molto molto più stabile, ad un costo tutto sommato contenuto, che se ipotizziamo 4 ore di accensione al giorno per i 4 mesi estivi (giugno-settembre), ammonta ad una differenza di 7 euro (4h*67w*90gg/1000*0.22°/kwh). Naturalmente è ovvio che la capacità di refrigerazione è sempre in funzione di quanto sia la temperatura ambientale e di quanti gradi si vogliano tenere in vasca. Nella mia esperienza di questa estate posso dire che non ho avuto nessun problema, come si può vedere da quanto misurato da Aquatronica nel grafico sopra riportato, con temperatura esterne che sono arrivate attorno ai 35/37° e senza l’uso di aria condizionata in casa il refrigeratore si accendeva in media fra le 4 e le 5 ore, con punte massime di 9 ore giornaliere, ma non ho mai avuto più di 27,5° in vasca. Il refrigeratore è quindi un acquisto totalmente consigliato, e l’Aquamedic Titan 250 è un ottimo refrigeratore, considerando soprattutto le performance, il rumore, ed il consumo elettrico. |