Mi sono cimentato nella costruzione di un tracimatore per acquario, dopo aver letto le istruzioni di Geppy, che ringrazio. Premetto che era la prima volta che mi cimentavo con la lavorazione del PVC, ed è stato abbastanza semplice e divertente. Lista dei materiali necessari per la costruzione di un tracimatore per acquario 1 lastra di PVC spessore 2 mm, larga 240 mm e lunga (nel mio caso) circa 1 m e mezzo.
2 tubo in pvc rigido diametro 32 mm, io l’ho trovato da 2 m di lunghezza, comunque costa veramente poco
3 tubo in pvc semi rigido da 30 mm
4 due gomiti a 90° per il suddetto tubo
5 un raccordo maschio-maschio per i tubicini della areazione, che trovate al vostro acquario, unico problema: dev’essere in pvc anch’ esso, generalmente sono quelli trasparenti 6 raccordo maschio-maschio in in pvc per il tubo da 32 mm (2 pezzi)
7 Relative guarnizioni (2 pezzi)
8 Connettore fillettato da entrambi i lati per il pezzo n°6 (1 pezzo) 9 un pezzo di spugna rigida ad alveoli larghi 10 fascette di nylon
11 teflon
12 Tangit. Tutti i materiali li trovate in un negozio di idraulica, tranne il teflon che si vende in qualsiasi ferra
menta e il raccordo per i tubi della areazione. Lista degli attrezzi necessari Pistola ad aria calda (quella che sembra un phon e serve per scollare e piegare la plastica)
Trapano e tazza da 28 mm.
Seghetto alternativo
Sega da ferro
carta vetrata media e grossa
un pennarello bianco tipo uni posca per tracciare le linee sul pvc
un dremmel o un Flessibile (smerigliatrice); meglio se entrambi Le misure Come vedete dal mio disegno (Fig 1) è estremamente importante calcolare le misure del nostro tracimatore in base alla distanza che c’è tra il pelo dell’acqua e il bordo dell’acquario, nel mio caso molto alto: 105 mm (A) .Per la vaschetta interna calcoliamo che debba affondare di 100 mm e sporgere dall’acqua di 30.
La vaschetta esterna dovrà essere più profonda rispetto a quella interna di circa 80 mm (B)
La misura (C) andrà calcolata solo in base allo spessore del vostro bordo vasca, che nel mio caso era ben 65 mm, probabilmente a voi basterà meno.
Calcoleremo quindi la lunghezza totale della lastra da piegare facendo la somma di tutte le misure trovate, per esempio nel mio caso era 30 più 100 più 70 più 205 più 65 più 285 più 70 più 285 = 1110 mm.
Dalla larghezza della nostra lastra sarà di 240 mm.
Fig 1
Costruzione di un tracimatore per acquario Una volta decise le misure del vostro tracimatore, otterremo tutto il corpo dall’unica lastra, piegandola con il phon: tracciate varie linee bianche in corrispondenza dei punti in cui andrà formato l’angolo, appoggiate la lastra su un piano da lavoro che abbia anche i fianchi, e useremo come squadro,in modo che la prima linea corrisponda all’angolo del piano al lavoro
con il phon scaldate velocemente lungo la linea bianca, facendo attenzione a non fondere il pvc (fate qualche prova su un pezzo di lastra che non userete, dopo poco saprete regolare l’uso del phon). Quando il pvc è abbastanza morbido, piegatelo a 90° fino che non tocchi il fianco del vostro bancone del lavoro,1 volta che la piega è giusta, passateci sopra una spugna imbevuta d’acqua, in questo modo raffredderete la lastra mantenendola in posizione.
Ripetete questa procedura per tutte le pieghe necessarie (saranno sei) e il pezzo che otterremo sarà questo (Fig 2-3) appoggiando il pezzo tenuto ad un piano, controllate che tutti bordi tocchino senza alzarsi più di 1-2 mm, nel caso con il phon ammorbidite qualche angolo spingendo dall’alto in modo che tutti i lati aderiscano bene.
Fig 2-3 A questo punto passiamo a ricavare i fianchi del nostro tracimatore, formati da solo due pezzi di lastra: prendete delle misure sommarie, io ho lasciato un paio di centimetri di abbondanza da ogni parte, potete vedere uno schizzo nella Figura 1. Una volta pronti i fianchi, applicate un filo di tangit lungo tutto il bordo del primo pezzo ottenuto, quello con le pieghe, e appoggiatelo sopra il primo dei due fianchi, sovrapponendo al tutto un peso adatto a tenere tutto in posizione (Fig 4)
Fig 4
Dopo circa mezz’ora possiamo rimuovere il peso,e senza spostare niente mettere il tangit sull’altro bordo, applicando successivamente il secondo fianco e di nuovo il peso.
Dopo un paio d’ore (probabilmente basta meno, io l’ho lasciato di più per essere sicuro) possiamo cominciare a stendere un filo di tangit lungo tutti i punti di contatto (anche interni) tra il pezzo centrale e due fianchi, stendendolo poi con un dito perché vada a riempire bene tutti i punti di contatto. per sicurezza io ho ripetuto questa operazione tre volte, per essere ben sicuro della tenuta dei pezzi.
A questo punto dobbiamo rifilare le abbondanze che avevamo lasciato ai fianchi, io ho usato la smerigliatrice per togliere il grosso e il dremmel con applicato l’accessorio con la carta vetrata per le rifiniture, lasciando comunque un paio di millimetri di abbondanza per non togliere il tangit applicato esternamente.
Possiamo ora, con la tazza da 28, praticare un foro alla base della vaschetta esterna.
tagliate un pezzo di tubo di pvc rigido lungo circa 11 centimetri, scaldatelo con il phon ed inseritelo nel primo raccordo maschio,1 volta presa la forma toglietelo e reinnestatelo dopo avere applicato sul raccordo 4-5 giri di teflon (potete anche incollarlo, io l’ho lasciato mobile per future modifiche ed è comunque a tenuta).
potete questo punto avvitare il tutto attraverso un foro praticato nella vaschetta, con il tubo rigido all’interno (Fig 5-6)
Fig 5
Fig 6
Abbiamo a questo punto finito il grosso del lavoro, abbiamo bisogno adesso del tubo che convoglierà l’acqua della vaschetta interna a quella esterna:
tagliate tre pezzi di tubo di pvc rigido,uno da 60 mm., uno da 168 e uno da 250
incollate i tre pezzi ai due raccordi a gomito con il tangit, formando così una “U”rovesciata; prima di stendere la colla graffiate le parti che andranno a contatto con la carta vetrata a grana grossa, per garantire una migliore tenuta.
quando tutto è asciutto praticato un foro al centro del tubo più corto, tagliate una delle due estremità del raccordo per tubi dell areazione, lasciandone solo un paio di millimetri, e facendo attenzione a non tappare il forellino, incollatelo all’interno del foro, in modo che sporga in fuori l’estre-mità intatta,in cui inserirete circa 30-40 cm di tubo trasparente da areazione, il pezzo che dovete ottenere è questo (Fig 7)
Fig 7
A questo punto ci mancano solo i tagli da cui deve entrare l’acqua:mettete la vaschetta in posizione nell’acquario, e fatevi due segni: uno a circa 1 cm sopra il pelo dell’acqua, l’altro 3/4 cm sotto al livello dell’acqua. a questo punto praticate dei tagli verticali (di circa 5 cm) larghi 3-4 millimetri, distanziati tra loro della stessa distanza: io ho fatto così, ho fatto un paio di fori dove doveva iniziare il taglio, poi ho inserito la lama dal legno del seghetto alternativo e ho praticato il taglio fino alla fine, allargandolo di un altro millimetro ripassando la lama leggermente spostata e poi ho passato con il dremmel con la pietra per smerigliare, ma si può fare tranquillamente anche con una Lima. Foderate l’interno della vaschetta con la spugna rigida (Fig 8) nito, non ci resta che scaldare il tubo di pvc semi rigido da 30 e infilarlo nel bocchettone maschio che esce dalla nostra vaschetta esterna e stringerlo per sicurezza con una fascetta di nylon (Fig 9 ).
Fig 8
Fig 9
Per far partire il nostro tracimatore non dobbiamo far altro che inserire la nostra U rovesciata in modo che il tubo più lungo sia nella vaschetta esterna e l’altro capo peschi nella vaschetta interna, riempire d’acqua entrambe le vaschette, aspirare dal tubo di areazione e, quando questo sarà pieno stringerlo il più vicino possibile all’ estremità libera e di infilarlo nella vaschetta esterna in modo che l’estremità peschi sempre nell’acqua (Fig 10)
Fig 10
Vi consiglio vivamente di mettere un sensore di “troppo pieno” all’interno della vasca principale tarato sul massimo livello d’acqua e collegarlo alla pompa di risalita della SUMP; in questo modo sarete sempre sicuri che se, per formazione di bolle d’aria all’interno della “U”, il tracimatore smettesse di convogliare acqua nella SUMP, la pompa di risalita si fermerà evitando di far tracimare la vasca. Se al contrario fosse la pompa a smettere di funzionare, dopo poco anche il tracimatore smetterebbe di funzionare, pur rimanendo innescato. Buon lavoro
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Ricordiamo che molti progetti avendo a che fare con impianti elettrici e l’utilizzo di macchinari e strumenti di lavoro possono essere pericolosi, e che le modifiche apportate ad accessori già esistenti, rendono l’accessorio non più a norme CE e pertanto con la garanzia non più valida.
Nel caso qualcuno volesse ugualmente cimentarsi nella realizzazione di questi progetti, sia Acquaportal sia gli autori del progetto stesso non si assumono in alcun modo responsabilità in caso di incidenti o guasti di qualsiasi tipo essi siano. Nel caso di realizzazione ricordiamo infine che alcune lavorazioni necessitano di strumenti di protezione.
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