Il Refugium – Piccola guida introduttivaLa parola “refugium” in latino significa “rifugio, asilo, ricovero, scampo”. Lo scopo originario del refugium era creare un ambiente circoscritto nel quale far vivere i piccoli animali impossibili da allevare nella vasca principale, senza dover allestire un acquario nuovo ed indipendente.
In un acquario di pesci decisamente poco “reef-safe”, il refugium rappresentava un luogo sicuro dove tener piccoli invertebrati e coralli. Oggi però l’acquariofilia è orientata su vasche principali già allestite “reef-safe”, per cui la funzione originaria del refugium ha perso parte del suo scopo, sostituito da gestioni particolari atte ad aiutare il mantenimento della vasca principale.Quale refugium allestire?
Il primo passo da fare è chiarire cosa ci aspettiamo da questa vaschetta. A seconda delle nostre aspettative dobbiamo allestire, alimentare ed illuminare il refugium in maniera molto differente: 1) Refugium per Animali
La vasca non ridurrà gli inquinanti, anzi è possibile che ne genererà. In questo caso il refugium è mantenuto dalla tecnica della vasca principale. Si dovrà quindi valutare attentamente le capacità della nostra tecnica e il tipo di animale da allevarvi per evitare di veder collassare l’intero sistema. Solitamente in queste vasche vengono inseriti animali molto particolari, come i cavallucci marini o animali non reef-safe, ma personalmente la ritengo una scelta poco indicata ad un refugium poichè la dimensione di queste vasche è usualmente molto contenuta.
2) Refugium per Talee
Una piccola vaschetta dove allevare coralli è una molto scelta utile a patto di illuminare correttamente la vasca. Una configurazione di questo tipo non avrà conseguenze sulla vasca principale e permetterà di riposizionare facilmente le basette senza doverle incollare sulla rocciata o ricorrere ad antiestetici taleari. Valutate attentamente l’illuminazione.
3) Refugium per Spugne o Anemoni
Questa vasca potrebbe rientrare in una delle due categorie precedenti, ma le necessità particolari di questi esemplari credo richiedano una considerazione a parte. A differenza dei coralli necessitano di correnti più leggere ed illuminazione ridotta, inoltre alcuni animali (come gli anemoni) possono essere particolarmente fastidiosi sia per i pesci che per i coralli. Questo tipo di refugium necessita di una buona sistemazione per essere ammirato, solitamente si ricorre ad ante trasparenti, se inserito nel mobile della vasca principale, oppure viene sistemato lateralmente alla vasca principale. Ricordo che eventuali sostanze nocive rilasciate da alcuni animali verrebbero messe comunque in circolazione anche nella vasca principale. 4) Refugium per produzione cibo vivo
L’allevamento di pesci particolari come i Synchiropus richiede un costante approvvigionamento di cibo vivo. Questi piccoli pesci a dispetto delle loro dimensioni sono degli instancabili predatori e sono in grado in poche settimane di “sterminare” quasi tutti i piccoli invertebrati che popolano la vasca principale, soprattutto se inseriti in numero elevato. Per ovviare a questo problema vengono allestiti dei refugium ricchi di nascondigli e rocce dove questi piccoli invertebrati (artemie, copedopodi, etc…) possono vivere e riprodursi indisturbati. Gli esemplari più piccoli verranno rimessi in circolo nella vasca principale continuando a ri-colonizzarla. Senza necessitare di particolari attenzioni per quanto riguarda luce e movimento, questo tipo di refugium deve essere di dimensioni ragguardevoli per alimentare in maniera soddisfacente la vasca principale e dovrebbe preferibilmente tracimare direttamente in essa. La tracimazione in sump, secondo alcuni utenti, fa si che molti invertebrati periscano nel passaggio nella pompa di risalita. Tuttavia è difficile valutare quale sia l’indice di mortalità e secondo molte esperienze in ogni caso la colonizzazione della vasca sembra avvenire senza particolari problemi. 5A) Refugium per Macroalghe (PASSIVO)
Questa configurazione di refugium può essere considerata un filtro ad alghe. Serve a ridurre o mantenere il numero di inquinanti. Lo definisco “passivo” in quanto non è un sistema in grado di smaltire il carico prodotto dalla vasca principale, è infatti alimentato dagli inquinanti prodotti dalle poche sostanze non trattate dallo skimmer. All’interno dovranno essere inseriti alcuni frammenti di coralli o roccia sul fondo per permettere alle macro alghe di ancorarsi, nessun movimento e un’illuminazione calda. Sconsiglio l’inserimento di rocce o sabbia, entrambi non necessari quanto scomodi nelle operazioni periodiche di pulizia e potatura. La piccola fauna si svilupperà notevolmente fra le alghe.
5B) Refugium per Macroalghe (ATTIVO)
Questo più che un refugium è proprio un metodo di gestione con filtro ad alghe. L’intero processo di smaltimento inquinanti è affidato non alle rocce o al dsb, bensì alle macroalghe. Per funzionare una vasca di questo tipo deve avere dimensioni ragguardevoli, e la sua gestione deve essere studiata attentamente, cosa che non tratterò in questa piccola guida. La piccola fauna si svilupperà notevolmente fra le alghe e le dimensioni superiori alla vasca principale lo renderanno in grado di produrre moltissimo cibo vivo. Sfortunatamente, questa configurazione richiede molto spazio disponibile, anche se la vasca principale ha dimensione contenute: una vasca principale di 200 litri richiederà almeno 500 litri di refugium. Come alimento il refugium?
Ci sono molte possibili configurazioni, alcune molto complesse, ma solitamente si risolve il problema in due semplici tipologie di installazione, serie e parallelo: SERIE – Vasca-Sump-Refugium: Questo tipo di installazione è utile nel caso si intenda installare un refugium per la produzione di cibo vivo, la tracimazione favorisce il “riversamento” degli invertebrati. Sfortunatamente richiede molto spazio ed un mobiletto dedicato. SERIE – Vasca-Refugium-Sump: Questa installazione è spesso discussa, secondo alcuni favorisce l’accumulo di cibo scartato dalla vasca principale nel refugium che verrà poi divorato dai piccoli invertebrati o animali inseriti al suo interno, secondo altri, ed io sono fra questi, se il refugium è sottodimensionato (1/3 della vasca principale) il volume di scarti che vi si accumulerà sarà troppo grande per essere mangiato dagli invertebrati, causando una crescita degli inquinanti. A questo punto ogni vasca va valutata come caso a se stante, in base alla quantità di cibo somministrato ed alle proporzioni usate. Alcuni acquariofili adottano una soluzione intermedia, scaricando nel refugium solo il 50% dell’acqua tracimata dalla vasca principale. Soluzione attuabile però solamente se si hanno due linee di scarico. PARALLELO – Vasca-Sump-Vasca/Refugium-Sump: Questa configurazione a mio avviso risulta essere la migliore, seppur più complessa. Il refugium è alimentato da una deviazione della pompa di risalita e tracima nuovamente in sump. Il flusso di alimentazione è 1/10 della portata della pompa di risalita, per tanto la percentuale di acqua già tratta che si riversa nel refugium è irrisoria. Inoltre è possibile chiudere l’alimentazione del refugium (con un rubinetto) ed ottenere un acquario completamente indipendente, particolarmente utile nelle operazioni di pulizia. Inserendovi un piccolo skimmer o un aeratore (ricordate il riscaldatore!) possiamo ottenere in brevissimo tempo un acquario di emergenza. Purtroppo in questa situazione è richiesta una sump abbastanza capiente da contenere tutti i tubi di scarico. PARALLELO – Vasca-Sump-Vasca/Refugium-Vasca: Molto simile come realizzazione al collegamento in serie, mantiene però i vantaggi dell’alimentazione in parallelo garantendo comunque un buon riversamento di cibo vivo. A patto di avere lo spazio necessario, probabilmente è la configurazione migliore e di impatto visivo più riuscito. Come illumino il refugium?
Questo viene deciso in base alla funzione del refugium ed alle sue dimensioni.
1) Refugium Animali: Generalmente è sufficiente una luce di media intensità, possibilmente con una colorazione esteticamente gradevole. Valuterei una illuminazione a led di media potenza, con colori dimmerabili.
2) Refugium per Talee: in questo caso è meglio puntare su luci potenti adatti alla crescita dei coralli. L’HQI potrebbe essere la soluzione ideale, ma il refugium non può essere installato dentro un mobile in questo caso. L’illuminazione dovrà essere studiata attentamente in base alle dimensioni della vasca.
3) Spugne e anemoni: Un’illuminazione con lampade a risparmio energetico per acquari (50% bianco, 50% blu) dovrebbe essere sufficiente, ovviamente rispettando le necessità degli animali, anche se solitamente richiedo illuminazione diffusa e poco intensa.
4) Produzione cibo vivo: La luce in alcuni casi non viene nemmeno installata, considerando che la maggior parte dei piccoli invertebrati opera nelle ore notturne. Consiglierei di installare comunque una piccola lampada a risparmio energetico a luce fredda, per uso casalingo, al fine di mantenere un ciclo veglia/riposo naturale.
5) Refugium per macroalghe: Luce intensa e di colore giallo. L’uso di lampadine a risparmio energetico di colore giallo per uso casalingo permette ottimi risultati. Alcuni acquariofili suggeriscono un’illuminazione 24 ore su 24 per incentivare al massimo la crescita delle alghe. Personalmente credo che il fotoperiodo possa tranquillamente essere sproporzionato in favore del giorno, ma anche in questo caso manterrei sempre il ciclo giorno/notte per non causare scompensi alle alghe. Movimento nel refugium?
La dimensione e il volume d’acqua che lo attraversa vanno considerati per valutare o meno la necessità di inserire pompe di movimento. Ancora una volta però si deve prestare attenzione alle esigenze degli animali e alla presenza o meno della sabbia, che potrebbe rappresentare un notevole problema se non venisse opportunamente ossigenata.
1) Refugium Animali: Un movimento ampio e di media potenza che non crei zone di ristagno sarà più che sufficiente.
2) Refugium per Talee: Per i coralli il movimento è una componente fondamentale, studiate bene la situazione ed inserite delle buone pompe di movimento.
3) Spugne e anemoni: Movimento lieve ma diffuso. Gli anemoni solitamente non amano la corrente diretta e le spugne crescono orientandosi in modo da sfruttare al meglio la corrente della zona in cui si trovano. Con questi animali un cambio di movimento può significare una continua migrazione degli anemoni oppure la morte delle spugne se la corrente è troppo forte, troppo lieve o semplicemente se non riescono a ri-orientare la loro struttura prima di deperire.
4) Produzione cibo vivo: Non credo sia assolutamente necessario preoccuparsi del movimento, anzi, potrebbe infastidire gli invertebrati.
5) Refugium per macroalghe: Eviterei pompe di movimento, le alghe potrebbero esservi triturate all’interno o bloccare la girante rompendo la pompa. Alcune come la chetomorpha faticano ad ancorarsi e potrebbero continuare a svolazzare per la vasca. Sabbia nel refugium?
Qui si va ad esperienza ed esperienze fatte. In base alle mie prove, la sabbia (usata come metodo DSB) non è adatta al refugium, poiché i benefici che porta la gestione dsb (se funzionante) non sono tali da giustificarne i problemi di gestioni dati da un rapporto superfice_sabbiosa/volume_acqua_totale che porterà ad un “intoppo” dello strato di sabbia.
1) Refugium Animali: Fattibile, anche solo per fini estetici.
2) Refugium per Talee: Inutile
3) Spugne e anemoni: Fattibile, anzi potrebbe essere necessario uno strato di sabbia per allevarli.
4) Produzione cibo vivo: Fattibile, ma è preferibile inserire frag o rocce.
5) Refugium per macroalghe: Inutile, se non addirittura dannoso. L’assenza di movimento e l’insediamento delle radici potrebbe portare alla rapida cementificazione dello strato superficiale con collasso rapido del sistema. Pesci/Gamberi/Granchi nel refugium?
Generalmente è bene considerare che quasi tutti gli animali che inseriremo nel refugium sono potenziali predatori della piccola fauna che in alcuni casi cercheremo di allevare. Ricordiamo infatti, che un pesce di pochi centimetri può predare una vasca di varie centinaia di litri in breve tempo.
1) Refugium Animali: Inserire animali adatti al litraggio del refugium. Che scopo avrebbe senza animali?
2) Refugium per Talee: Valutare l’inserimento di un predatore di parassiti dei coralli, considerando che in assenza di parassiti andrà nutrito direttamente.
3) Spugne e anemoni: Nel caso degli anemoni si potrebbe inserire qualche animale simbionte, altrimenti è meglio evitare.
4) Produzione cibo vivo: Assolutamente controproducente l’inserimento di qualunque animale! Prederebbe tutta la piccola fauna.
5) Refugium per macroalghe: Assolutamente controproducente l’inserimento di qualunque animale! Prederebbe tutta la piccola fauna.
SABBIA) Nel caso sia presente un dsb è invece necessario inserire alcuni animali (lumache e stelle marine) che smuovano la sabbia. Un altro motivo per cui forse non converrebbe usare la sabbia nel refugium. Riscaldatore nel refugium?
Da inserirsi se il litraggio lo rendesse necessario.
1) Refugium Animali: Inseribile.
2) Refugium per Talee: Inseribile.
3) Spugne e anemoni: Inseribile, valutando il rischio che l’anemone vi si incastri sopra.
4) Produzione cibo vivo: Sconsigliabile, molte lumache e loro uova potrebbero venir “cotte”.
5) Refugium per macroalghe: Sconsigliabile, soprattutto a causa del ridotto movimento che causerebbe il formarsi di zone ad elevata temperatura. Immettere cibo nel refugium?
Dipende principalmente dagli animali presenti nel refugium. Se non inseriamo animali e ci preoccupiamo solo della piccola fauna, gli scarti della vasca principale che raggiungono il refugium sono quasi sempre più che sufficienti.
1) Refugium Animali: Alimentare a seconda delle necessità degli animali inseriti.
2) Refugium per Talee: Sconsigliabile.
3) Spugne e anemoni: Alimentazione dedicata solo per gli anemoni, le spugne possono necessitare di alimenti particolari.
4) Produzione cibo vivo: Un pizzico di mangime ogni due settimane potrebbe essere sufficiente ad assicurare un corretto nutrimento nel caso la vasca principale sia poco alimentata. Osservate i sedimenti sul fondo e regolatevi.
5) Refugium per macroalghe: Qualche scaglia di mangime di tanto in tanto (1 volta al mese) potrebbe essere più che sufficiente ad alimentare la fauna che vive fra le alghe. Che dimensioni per refugium?
Questa è una valutazione puramente indicativa, ogni singolo caso andrebbe valutato in base alle proprie aspettative e spazio disponibile.
1) Refugium Animali: 1x Vasca Principale = 0.5x Refugium. Rischio inquinamento elevato, usare tecnica adeguata al litraggio!
2) Refugium per Talee: 1x Vasca Principale = ?x Refugium. Non essendoci inquinanti, non ci sono limiti di dimensione, ovviamente con tecnica adeguata al litraggio.
3) Spugne e anemoni: 1x Vasca Principale = 0.20x Refugium. Le dimensioni contenute permettono l’inserimento sotto il mobile, inoltre è raro avere molti animali di questo tipo.
4) Produzione cibo vivo: 1x Vasca Principale = 0.5÷3x Refugium. Il litraggio della vasca deve essere adeguato alla mole di cibo che si intende ottenere.
5A) Refugium per macroalghe PASSIVO: 1x Vasca Principale = 0.20x Refugium. Le dimensioni contenute permettono l’inserimento sotto il mobile, tuttavia gli inquinanti devono essere stabili e non in aumento.
5B) Refugium per macroalghe ATTIVO: 1x Vasca Principale = 3x Refugium. Usare tecnica adeguata al litraggio. Posso creare un refugium con uno scomparto nella sump?
Se la sump è sufficientemente grande si, però nel 90% dei casi il refugium ottenuto avrà una forma anomala, piccolo e alto o lungo e stretto, comunque di litraggio insufficiente. L’illuminazione inoltre andrà ad investire anche la sump, con il rischio di veder proliferare alghe indesiderate sulle attrezzature tecniche. Per me, meglio lasciare la sump tranquilla e al buio. Il refugium è una VASCA da ammirare, non un accessorio tecnico. |