Ciao a tutti, vi presento la mia vasca : Dimensioni : 90 x 50 x 50 ( 225 litri netti ) con circa 40 Kg. di rocce vive + sump da 60 litri ( livello acqua a circa 18 cm. ). Gestita con metodo berlinese ( skimmer LG600 ) e integrazioni manuali che permettono, a mio parere, di mantenere un controllo costante della salute in vasca delle forme di vita che la abitano. E’ allestita da circa 5 anni ed è in continua e lenta evoluzione per scelta del sottoscritto a cui, proprio per mantenere quel controllo di cui sopra, non piacciono molto i cambiamenti radicali. Al momento, la popolazione dei coralli è piuttosto mista tra molli, lps ( i miei preferiti ) ed alcuni sps ed è destinata a virare col tempo verso una prevalenza di lps ed sps non troppo difficili, anche se so già che separarsi dai molli non mi sarà tanto facile. Pertanto devo premettere che non vedrete foto coloratissime dovute a particolari sistemi di gestione, o a un biotipo ben mirato, ma permettetemi di aggiungere che la mia scarsa abilità di fotografo toglie molto alla resa estetica effettiva della vasca. Fin da quando ho iniziato con il marino mi sono ben informato, grazie a questo forum, sulla parte tecnica e sui suoi costi cercando di studiare nel tempo una gestione che fosse accettabile sia dal punto di vista economico che dal punto di vista degli animali in vasca, prendendo spunto anche dalle svariate esperienze di altri utenti. Inizialmente ho concentrato i miei sforzi sui due consumi principali : illuminazione e riscaldamento. Per la prima, utilizzo un 250 w HQI nella stagione invernale perche mi dà una mano ad alzare la temperatura dell’acqua ( imposto 24 °C +/- 1 ) e nella stagione estiva una plafo autocostruita 6 x 39 w T5 ( al seguente link : http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=98261 ) coaudivata da una batteria di 4 ventole a bordo vasca per favorire l’evaporazione ed il raffrescamento ( non utilizzo il condizionatore riuscendo a tenermi attorno a 28 °C nei periodi più caldi con punte fino a 29 °C ) ; entrambe le plafo sono tenute a circa 15 – 20 cm. dal pelo dell’acqua. Il cambio da una plafo all’altra in Primavera non causa una nuova maturazione, ma solo una moderata proliferazione algale che, a mio parere, è più che controllabile e riconducibile alla normalità in 10 – 15 gg. Il fotoperiodo ( 9 ore ) è controllato da un PLC Zelio, utile soprattutto alla plafo T5 per l’accensione progressiva dei neon.
Passiamo al riscaldamento : per questo ho un riscaldatore da 300 w che cerco di far lavorare il meno possibile grazie alle coibentazioni della sump ( purtroppo solo su tre lati, che tengo sempre fissa perchè è anche un po’ fonoassorbente ) e della vasca che “proteggo”solo nei mesi pìù freddi. Praticamente la vasca è sempre circondata da pannelli ad alta densità appesi su tre lati e dopo lo spegnimento della HQI, prima della notte, vengono aggiunti anche il pannello frontale e quello superiore per ritardare al massimo la dispersione del calore accumulato, poiché la temperatura di casa si abbassa a circa 16 – 17,0 °C durante le ore notturne in Inverno.
N.B. Ovviamente la copertura va lasciata solo a plafo spenta!” Collegando un contaore al riscaldatore prima e dopo la coibentazione di vasca e sump, ho riscontrato una riduzione delle ore di lavoro di quest’ultimo di circa il 40 % ! Al momento ho deciso di non prendere in considerazione il collegamento con deviazione dal termosifone, ma se le tariffe elettriche dovessero continuare a salire……mai dire mai ! Proseguendo con i miei studi sul risparmio energetico, sono passato alle pompe. Tramite una deviazione della discesa acqua in sump ho alimentato direttamente il mio LG600 eliminando la pompa di carico ; posso dire di aver riscontrato inizialmente un po’ più di instabilità in taratura, ma lavorando sulla pompa di risalita ( Eheim Compact + 2000 ) e sulla regolazione dell’aria dello skimmer, ho ottenuto una schiumazione forse un po’ più bagnata di come ero abituato prima, ma pur sempre soddisfacente, test alla mano. Per quanto riguarda il movimento, avevo due Tunze 6045 sui lati corti della vasca, ma ero solo moderatamente soddisfatto, perchè sparavano in modo abbastanza diretto sui coralli più vicini e si formavano degli aloni algali sui lati più lontani, nonostante i miei vari tentativi di cambiare le posizioni delle pompe. Sarà stato un colpo di fortuna, ma la 6065 con questa disposizione della rocciata ha migliorato molto il suo rendimento e sembra quasi che si sviluppi un flusso a “ 8 “ che abbraccia i due isolotti accarezzando i coralli. Nella parte più alta degli isolotti e nella zona centrale ad altezza intermedia ho messo qualche sps “robusto” che tutto sommato non stà andando male.
Il mio prossimo “sogno” energetico, insieme all’utilizzo dei led in estate, sarebbe alimentare tutte le pompe del mio acquario ( circa 70 w complessivi ) attraverso l’energia solare, almeno fino all’orario in cui scatta la fascia serale di tariffa più bassa con la bioraria dell’Enel, ma ad oggi il rapporto tra il costo di un impiantino dedicato e l’autonomia che potrebbe garantire è ancora poco favorevole. Per finire con la parte tecnica, già ampiamente descritta durante l’articolo, ho utilizzato un piccolo modulo PIC sms collegato a vari galleggianti in vasca che mi comunica in qualunque momento eventuali anomalie di livello e, soprattutto, mi manda un messaggio in caso di assenza tensione. Per concludere, passiamo ai numeri in bolletta con tariffa bioraria Enel e potenza disponibile 3Kw: Sicuramente non vi ho mostrato una vasca bellissima e coloratissima ma il messaggio del mio articolo è che questa passione può essere portata avanti con soddisfazione attraverso piccoli e progressivi risultati tenendo d’occhio anche i costi, applicando soluzioni tecniche consolidate e stimolandosi a cercarne sempre di nuove. Popolazione in vasca : 2 Amphiprion Ocellaris
Molli : LPS : SPS : Valori acqua ( test di varie marche che alterno a scopo di paragone ) : Grazie per il tempo che avete trascorso in questa lettura e per eventuali suggerimenti / critiche.
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