Nella letteratura moderna le alghe sono sempre considerare dei veri e propri nemici da combattere, tralasciando quasi sempre i veri motivi della loro comparsa. Molti acquariofili hanno abbandonato il loro hobby dopo poco tempo perche’ non erano pronti per affrontare il problema delle alghe. Le alghe pero’ non rappresentano un problema, se vengono rispettate alcune regole fondamentali nell’allestimento e nella manutenzione dell’acquario. Le alghe sono spesso ospiti indesiderati in acquario. Per evitare che diventino un problema e’ indispensabile trattarle con rispetto: studiandole e imparando a conoscerle infatti, e’ indubbiamente piu’ facile evitarle.Un po’ di storia…. Alghe – i piu’ antichi vegetali terrestri Ma cosa sono?Partiamo dal presupposto che esse vivono, anche se non le vediamo, in tutti gli acquari, anche in quelli apparentemente privi. Sono parte integrante del sistema e interagiscono con il loro ambiente in modo non troppo dissimile dalle piante. Il regno vegetale si divide in due raggruppamenti le Tallofite e le Cormofite. Le alghe appartengono al primo raggruppamento assieme ai batteri, ai funghi ed ai licheni. Tutti questi sono caratterizzati dalla mancanza di distinzione tra radice, fusto e foglie (Tallo). Le alghe sono vegetali molto semplici che, come le piante (facenti parte del raggruppamento delle Cormofite), svolgono fotosintesi grazie a corpuscoli denominati Cloroplasti che contengono la clorofilla. Assieme ad i Cloroplasti esistono altri corpuscoli contenenti svariati pigmenti che, oltre a dare il colore alle cellule, permettono alle alghe di sfruttare diversi tipi di radiazioni luminose a seconda dell’habitat in cui vivono ed alla profondità. Per questo motivo le alghe verdi vivono solo in ambienti luminosi, visto che assorbono principalmente le radiazioni rosse che difficilmente riescono a penetrare profondamente nell’acqua. Al contrario le alghe rosse, grazie al pigmento rosso riescono ad assorbire radiazioni blu e verdi e quindi a vivere a maggiori profondità. Le alghe marroni riescono ad assorbire un po’ tutte le radiazioni e riescono a vivere a profondità variabili. A differenza delle piante, le alghe, mancano di specializzazione cellulare ossia tutte le cellule che compongono i filamenti dell’alga sono perfettamente identici. Ne consegue che non troveremo ne tessuti ne organi e quindi tutto il corpo dell’alga non è altro che un agglomerato più o meno definito di cellule. Come se le cellule costituissero, anziché dei tessuti, come avviene per le piante, esclusivamente delle serie infinite di tasselli perfettamente identici, uniti solo per comodità evolutiva. A volte ci possiamo trovare di fronte ad esempi estremi, come le alghe marine del genere Caulerpa, la cui struttura è costituita da una sola cellula molto complessa. Assieme ai funghi ed ai licheni costituiscono i vegetali più antichi e primitivi, capaci di riprodursi in modo sessuato, con giunzione dei gameti, ed in modo asessuato, ossia esclusivamente per scissione o gemmazione. Spesso i due metodi riproduttivi si alternano in base ai fattori ambientali ed alla presenza o meno di partner. Questa capacità, unita all’estrema facilità di adattamento( molto più delle piante) fa di questi vegetali i precursori della vita in ambienti ostili ed una risorsa vitale per tutte le creature della terra, compreso l’uomo. Le alghe sono le principali produttrici di ossigeno nei mari e nei laghi, oltre alle alghe ben visibili esistono molte specie che vivono in simbiosi con molti coralli e molluschi, tutto l’insieme di queste alghe (Zooxanthelle) e delle alghe sparse nelle acque dolci e marine riesce a produrre più ossigeno di tutte le foreste equatoriali del mondo. Perché si formano? Le alghe sono indicatrici di scarsa cura dell’acqua TIPI DI ALGHE Le alghe più diffuse si dividono in CINQUE classi principali: ALGHE AZZURRE (Schizoficee) – le alghe azzurre sono organismi unicellulari a nucleo diffuso, che spesso si riuniscono in agglomerati più o meno diffusi di colore verde brillante o rosso brunastre. La Clorofilla è sempre presente anche se può essere mascherato da altri pigmenti di colore Azzurro, la Ficocianina (Phycocyan), che vale loro il nome di alghe azzurre e che conferisce loro il colore blu verde o verde bruno. Esistono circa 400 specie di alghe azzurre e spesso le conosciamo con il nome di Alghe Cianoficee o solo come Cianobatteri. Solitamente vivono in ambienti molto poveri di sostanza organica, ove altri vegetali non riescono a sopravvivere. Sfruttano la luce e si sviluppano molto velocemente. In acquario sono solite presentarsi dopo grosse degenerazioni delle colonie azotofissatrici e di conseguenza a problemi di crescita delle piante. Debellarle non risulta difficile, anche senza l’ausilio di antibiotici. Gli alghicidi classici possono funzionare ma anche il semplice Verde di Malachite ottiene buoni risultati. Ciò nonostante non sarà necessario l’ausilio di prodotti chimici, la soluzione viene dalla natura stessa: migliorando le condizioni ambientali per le piante, quindi: l’introduzione di piante a crescita veloce, l’aumento graduale del carico organico al giusto livello, il miglioramento e l’integrazione con fertilizzanti nel giusto livello e aumentando la somministrazione di anidride carbonica, potremo combattere efficacemente le alghe azzurre. Se vogliamo anticipare i tempi, eliminando queste alghe durante le opere di ristrutturazione, lo possiamo fare privando il nostro acquario di qualunque fonte di luce per almeno 48-72 ore continuative, il tutto previa sifonatura delle colonie più invadenti. Se però le condizioni ambientali non migliorassero e le piante non ricominciassero a crescere nel giusto modo, le alghe azzurre torneranno ben presto a farsi vedere. ALGHE GIALLE (Xantoficee) – sono alghe unicellulari che vivono sia isolate che in colonie, il loro colore deriva da pigmenti di colore giallo (Caroteni e Fucoxantina), che spesso mascherano la clorofilla. Tra le alghe gialle annoveriamo le Diatomee dette anche Alghe Silicee, per il loro caratteristico involucro esterno siliceo a forma di scatola. I grandi depositi fossili di queste alghe sono presenti spesso in enormi ammassi silicei, a cui si dà il nome di roccia incoerente, per la poca adesione tra le singole parti (diatonie). Questi materiali vengono utilizzati spesso come antidetonante per la nitroglicerina, formando la Dinamite. In acquario sono presenti in patine brunastre spesso fissati in modo coerente a piante ed arredi, non amano ne le acque particolarmente tenere ne gli acquari molto illuminati. Solitamente vivono a pH superiore al 7.5. la comparsa di queste alghe è il sintomo di un’illuminazione inadeguata e di valori di durezze non adatti alla vita delle piante. La cura migliore risulta sempre il controllo dell’illuminazione, la sostituzione di lampade eccessivamente vecchie o inadatte e l’aumento delle ore di luce. Un controllo delle durezze utilizzando acqua osmotica con le giuste integrazioni, eviterà l’introduzione di sostanze inadatte come i silicati (SiO2). ALGHE VERDI (Cloroficee) – le alghe verdi comprendono più di 5000 specie e sono le tipiche alghe che infestano i nostri acquari. Possono essere sia unicellulari che pluricellulari, sia isolate che coloniali, in filamenti semplici o ramificati. A seconda del tipo di alga, possono dare luogo ad infestazioni di forma e causa diversa. Anche le cause scatenanti possono essere diverse a seconda delle specie prese in esame. ALGHE BRUNE (Feoficee) – le alghe brune sono alghe tipicamente marine, sono alghe macroscopiche che spesso presentano tallo diviso in Rizoide, Cauloide e Filloide, che non sono vere radici, fusto e foglie ma parti che assumono forme simili a quelle tipiche delle piante. Vengono dette anche alghe superiori ma non sono troppo dissimili dalle altre, se non ai nostri occhi. Tra le più note ricordiamo il Sargasso. ALGHE ROSSE (Rodoficee) – le alghe rosse sono alghe macroscopiche che possiedono tallo diviso come le alghe brune. Sono alghe principalmente marine e sono spesso chiamate alghe calcaree per la loro predisposizione a fissare il carbonato di calcio in formazioni più o meno complesse. Altre possiedono forme gelatinose brunastre che spesso vengono confuse con le alghe con le alghe azzurre. Tipiche formazioni gelatinose sono il cosiddetto agar-agar. INFESTAZIONI IN ACQUARIO DI ACQUA DOLCE Nei nostri acquari le infestazioni di alghe sono solitamente di due tipi: infestazioni per eccesso di organico ed infestazioni per carenza. I gruppi principali di alghe sono: Alghe Verdi Puntiformi: sono alghe che si formano in vasche con acqua di buona qualità, non sono dannose per le piante e tantomeno per i pesci. Solitamente formano dei piccoli puntini di colore verde o verde scuro sia sulle piante che sui vetri, sono molto tenaci e difficilmente i classici mangiatori di alghe riescono a debellarle. Gli alghicidi non sortiscono alcun effetto e nonostante la loro discretezza vengono spesso combattute come alghe peggiori. Il metodo migliore per eliminarle consiste nell’introduzione di lumache del genere Planorbis o Neritrina e con gamberetti del genere Caridinja o Neocaridinja. Spesso, a seconda dei valori chimici dell’acqua, possono scomparire o riapparire senza motivo apparente. Alghe Nere Puntiformi: compaiono solitamente sulle piante con foglie coriacee a seguito di grossi innalzamenti di composti azotati e fosforici. Solitamente sono il segno di una trascuratezza nella cura dell’acquario e della qualità dell’acqua. Filtri sporchi, mancanza di regolari cambi d’acqua e sovrappopolazione sono le cause principali d’infestazione. Sopraggiungono come singoli punti neri o nero verdastri, per poi formare ampie macchie scure sulle foglie, fino a sopprimere le piante troppo colpite. Per debellarle dobbiamo scoprire i fattori ambientali scatenanti. Un aumento della frequenza dei cambi dell’acqua e l’introduzione di piante a crescita veloce agevolano molto il lavoro di ripristino. Pesci erbivori ed alghicidi non servono, meglio curare la qualità dell’acqua e la fertilizzazione delle piante. Un leggero abbassamento delle durezze e l’ausilio di un diffusore di anidride carbonica possono aiutarci. Alghe a Gomitolo: sono alghe del genere Ulotrix e formano lunghi filamenti di colore verde chiaro, che tendono ad arrotolarsi a gomitolo. Sono alghe di formazione e sopraggiungono a maturazione di vasche nuove, quando cioè le sostanze organiche nel nostro acquario non sono più sufficienti per la crescita delle piante e le stesse tendono a fermarsi. Non sono alghe dannose e non fanno danni, se non consideriamo la sottrazione furbesca dei nutrienti che spettano alle piante. Solitamente spariscono con l’aggiunta dei primi pesci mangiatori di alghe. In caso di forti infestazioni si potrà attuare un’eliminazione parziale prima dell’introduzione dei pesci. Alghe Verdi Filamentose: fondamentalmente sono molto simili alle precedenti, le loro esigenze sono simili a quelle delle piante e la loro crescita indica, solitamente, un buono stato generale della vasca e dei valori chimici. Sono alghe del genere Spirogyra e non provocano danni se non di concorrenza verso le piante. Solitamente sono stimolate dalla forte irradiazione luminosa. Alghicidi, come anche per la precedente, non servono. Una buona schiera di gamberetti e pesci vegetariani terrà sotto controllo il nemico, aumentare e stimolare la crescita delle piante con maggiore luce, migliore e più mirata fertilizzazione ed una buona dose di anidride carbonica permetterà di debellare l’infestazione in modo naturale.
Bisogna fare solo più attenzione. Un aumento graduale della concentrazione dell’anidride carbonica disciolta, con l’ausilio di un diffusore, e l’introduzione di veloci antagonisti, come piante del genere Limnophila e Hygrophila, permette dei buoni risultati. Gli alghicidi non servono a nulla, le alghe visibili muoiono e si staccano, ma non appena l’effetto dell’alghicida scompare, sfruttano la sofferenza delle piante e coprono tutto. i pesci ed i gamberetti vegetariani servono a molto poco. Alghe Verdi a pelliccia: sono alghe verdi del genere Oedogonium, formano fitte foreste di esili filamenti di colore verde su tutte le piante, in particolare su quelle esposte maggiormente alla luce. Sono alghe che crescono rapidamente infestando ogni sorta di pianta ed arredamento, crescendo a macchia d’olio ed espandendosi su ambienti limitrofi alla colonia. I valori chimici dell’acqua (pH, GH, KH) non sono determinanti per la loro crescita. Solitamente valori di nitrati e di fosfati molto alti sono elementi scatenanti per queste alghe. Il modo migliore per debellarle è simile alla cura per le alghe nere puntiformi. La cura dell’acqua e delle piante ed una maggiore pulizia possono esserci di grande aiuto. Gli alghicidi funzionano come per le alghe nere a pennello. I pesci vegetariani asportano solo le parti giovani e tenere. Alghe a Barba: le alghe a barba sono alghe rosse del genere Compsogon, solitamente sono di colore verde grigiastro ed hanno forma ramificata con una lunghezza fino a 15 cm. Solitamente hanno consistenza coriacea e di preferenza crescono in zone superficiali con forte illuminazione. Prediligono acque calcaree con bassa concentrazione di anidride carbonica ed elevata quantità di nitrati e fosfati. La cura è la stessa che per la precedente. Alghe Verdi a Ciuffo: sono alghe a volte molto decorative. Di un colore verde intenso o verde chiaro, appartengono al genere Phitophora e formano ciuffi, grandi anche qualche centimetro, su foglie ed arredi. I singoli ciuffi sono poco aderenti al substrato e si strappano con facilità senza lasciare traccia. In linea di massima preferiscono come substrato rocce e legni fortemente illuminati. Le piante vengono danneggiate di rado, per questo preferisco non asportarle quando nascono nel mio acquario, sono un elemento decorativo inusuale per i miei legni. § Fioriture Algali: le fioriture algali sono ad opera di alghe unicellulari del genere Volvox, sono di colore giallo o giallo verde. Quando compaiono l’acqua tende a colorarsi di un verde opaco. Solitamente le fioriture algali sono stimolate da alte concentrazioni di azoto e fosforo, oltre ad un alta luminosità. L’unica cura possibile ed auspicabile è l’utilizzo di speciali lampade a raggi UV ultravioletti sterilizzanti. Logicamente l’utilizzo di queste lampade elimina solo le alghe, la pulizia ed il rispetto delle norme di manutenzione igienica della nostra vasca ci aiuteranno ad evitare altri problemi. Le alghe innocue Alghe brune e diatomee Le alghe verdi Le alghe Pericolose Le alghe appartenenti a gruppi che seguono, al contrario di quelli gia’ descritti, non vanno tollerate e la loro rimozione deve essere sempre fatta tempestivamente polche’ esse possono portare velocemente l’acquario in una situazione di pericolo, specialmente se si lascia loro il tempo di insediarsi. Le alghe azzurre Le alghe rosse Come possiamo combatterle? Suggerimenti pratici per una efficace lotta alle alghe 2) Controllo delle piante prima della loro introduzione in acquario. Non conviene comprare piante provenienti da acquari nei quali siano presenti alghe. Ogni pianta va’ osservata attentamente, anche a casa prima di insediarla in acquario anche se le piante ricevute da amici o da altri acquariofili devono essere accuratamente controllate: nel caso siano infettate da alghe e indispensabile scartarle. 3) Utilizzo delle piante in vasetto. Le piante in acquario che si acquistano in vasetto vengono precoltivate in apposite strutture nei vivai. Le foglie delle piante emergono dall’acqua mentre le radici sono immerse in speciali soluzioni nutritive particolarmente ricche. Queste contengono tra l’altro molti nitrati e fosfati. 4) Cura ottimale e cambi regolari dell’acqua. Un ottimale apporto di tutte le indispensabili sostanze nutritive, compresi gli oligo elementi, e’ la premessa per una sana crescita delle piante d’acquario e per un’efficace prevenzione dalle alghe. Attraverso questo ben ponderato e suddiviso dosaggio di macroelementi e di oligoelementi vengono evitati i danni causati da concentrazioni eccessive di nutrienti. Difatti, molti oligoelementi, se somministrati in grandi quantita’, producono effetti tossici, danneggiando le piante ed avvantaggiando le alghe. I regolari cambi d’acqua (di un terzo del contenuto dell’acquario ogni 14 giorni) provvedono alla rimozione dei rifiuti e dei residui pericolosi all’acquario. 5) Valori di pH neutri attraverso la somministrazione di C02. Il mantenimento di un valore pH neutro (da 6,8 a 7,2) dell’acqua dell’acquario, si ottiene mediante la somministrazione di anidride carbonica alle piante: cio’ garantisce un chimismo dell’acqua pienamente compatibile con la vita. Un prezioso aiuto ci e’ fornito dai sistemi per la diffusione di C02. 6) Luce appropriata. Le luci più appropiate sono quelle con spettro d’emissione tra i 3000° K e i 7000° K. Temperature di emissione superiore (tipo 10000°K) o la cosiddetta lampada fitostimolante (di colore rosa) aiuta il prolificarsi della crescita algale. 7) Prevenzione attraverso il controllo giornaliero. Soprattutto nelle fasi iniziali di un acquario si dovrebbe controllare giornalmente l’eventuale comparsa di alghe. Una patina bluastra sul fondo o sui legni, come pure una proliferazione di alghe sui margini delle foglie, dovrebbe essere rimossa nel piu’ breve tempo possibile.
Attraenti e piacevoli: i Pecilidi Anche molti pesci vivipari vengono attratti piacevolmente dalle alghe. Ad essi appartengono i vivaci guppy, tutte le forme di allevamento di Poecilia sphenops, compresi i cosiddetti Black molly, e le specie di Plaly, Xiphophorus maculatus e X. variaus. Altre opinioni altre tesi Molti acquariofili discutono e polemizzano sulle alghe e su come combatterle. Si dice che tutte le strade portano a Roma, ma in questo caso cosa bisogna fare per avere un acquario libero da alghe? La risposta e’ chiara ed evidente: tutti i suggerimenti basati su metodi naturali sono da rifiutare, poiche’ danneggiano spesso irrimediabilmente i pesci in acquario, e danno un successo solo temporaneo nella battaglia contro le alghe. Io ho ricevuto un opuscolo dal titolo “Problemi di alghe” opuscolo che puo’ provocare collusione soprattutto tra i principianti. E siccome e’ possibile che anche voi capiti in mano questo opuscolo, desidero fare chiarezza in questa occasione, poiche’ i consigli che esso contiene sono da rifiutare. Consigli azzardati Tra l’altro sul testo sono riportati i seguenti consigli: Altezza totale del fondo 10-2O cm CONCLUSIONI Le alghe, amiche o nemiche? Le alghe sono vegetali affascinanti, esistono da milioni di anni e vivono in tutto il pianeta. Colonizzano ogni ambiente, tutte le acque ma anche sulla terra ferma ed addirittura hanno imparato a convivere con altri esseri viventi in coesione ed a reciproco vantaggio. In acquario sono brutte ed alcune volte puzzano pure, ma sono dei campanelli d’allarme. Dei campanelli che compaiono quando subentrano parametri instabili o variazioni non desiderate dell’equilibrio bio-chimico del nostro acquario. Il buon appassionato si rende conto delle condizioni di andamento del suo acquario in base alla crescita o meno di questa o quella pianta ma anche in base alla proliferazione di alcune alghe. La Natura ci insegna molto di più della letteratura, se solo ci fermassimo per un attimo ad osservare il nostro acquario lo vedremmo cambiare, mutare in base alle stagioni, in base alla crescita dei pesci e delle piante. La giusta cura e le manutenzioni regolari del nostro acquario sono le uniche soluzioni per evitare le infestazioni algali. Le piante devono essere stimolate al massimo perché diventino concorrenziali verso le alghe. Una giusta e mirata fertilizzazione organica e minerale, una buona quantità di ferro somministrata giornalmente, la giusta quantità di anidride carbonica ed una forte irradiazione luminosa sono le armi migliori. In questo modo le piante cresceranno sempre al meglio, sfruttando tutto il materiale organico nell’ambiente e divenendo le vere armi contro le alghe. Per ottenere uno splendido acquario libero da alghe quindi e’ importantissimo garantire alle piante condizioni di vita ottimali. |
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