Cichlasoma salvini è un ciclide del centro America graziosamente variopinto, ma dietro la sua stupenda colorazione si cela una marcata aggressività inter e intraspecifica. Per tuffarmi in questa avventura sistemai due giovani esemplari in un acquario di 180lt, già occupato da una coppia adulta di Steatocranus casuarius (ciclide africano reofilo) che si riproduceva regolarmente, di cui il maschio che dominava l’acquario aveva raggiunto dimensioni enormi e presentava una impressionante gibosità adiposa sulla fronte. Dopo l’ambientamento, i due C. salvini mostrarono subito il loro dimorfismo sessuale: Il maschio di più facile accrescimento presentava una colorazione più vivace e le pinne prolungate filiformemente, mentre nella femmina era quasi completamente assente il colore blu iridiscente, pertanto il contrasto tra giallo e nero era più forte che nel maschio; La femmina che rimase molto più piccola, si caratterizzava anche per la presenza di una macchia nera sulla pinna dorsale, così come sul bordo dell’opercolo branchiale. Il maschio più mordace e scontroso, inizio a rincorrere ed aggredire la femmina, che di conseguenza subiva sistematicamente lesioni, essa era costretta a rimanere sempre nascosta, non gli era permesso neanche di sfamarsi nonostante fosse completamente sottomessa. Visto come era malridotta la poveretta, mi decisi a togliere il maschio dall’acquario e lo sistemai in un’altra vasca da solo. Iniziai a nutrire la femmina con vari mangimi vitaminizzati alternando con cibo congelato (Chironomus, Daphnie e Artemie), essa si rimise in sesto e ben presto arrivò a misurare circa 10cm di lunghezza, mostrava una colorazione come fosse dipinta a mano, in assenza del suo compagno era diventata la padrona indiscussa della vasca da 180lt. Quando notai nella femmina il ventre rigonfio provai ad inserire il maschio, il quale nel frattempo aveva raggiunto dimensioni di circa 15cm. Questa volta il maschione anche se mordace e scontroso si lasciava tranquillamente corteggiare dalla femmina, che oltre ad avere maturato un ventre molto gonfio di uova, presentava l’ovodepositore estroflesso e una colorazione su sfondo giallo che comprendeva tutti i colori dell’arcobaleno. Dopo 2-3 giorni di giochi amorosi la coppia si impossesso di un grosso vaso di coccio e contestualmente iniziò una laboriosa operazione di scavo di oltre un terzo del fondo dell’acquario. Capii che avevano deposto quando vidi la femmina intenta a ventilare le uova appiccicate sulla volta interna del vaso, il maschio vigilava il territorio circostante, ed aveva confinato gli Steatocranus casuarius tra le roccie, non permetteva loro neanche di “affacciarsi alla finestra”. La schiusa avvenne dopo circa due giorni, a causa del caldo estivo la temperatura misurava 29C°. Le larve furono trasportate e sistemate dalla sola femmina in una buca sotto a delle grosse radici di torbiera nello scavo precedentemente realizzato. La madre si preoccupava incessantemente di sorvegliare e mantenere puliti i piccoli prendendolo in bocca e risputandoli dopo qualche secondo. In questa fase osservai che la femmina non permetteva al suo compagno di avvicinarsi alle larve, anche se esso pur vigilando costantemente il territorio tentava spesso di partecipare alle dirette cure parentali. In una particolare occasione, vidi il maschio che approfittando della momentanea distrazione della femmina cercò di arrivare alle larve, però incidentalmente rimase impigliato tra le radici di torbiera, la femmina gli si fiondò addosso mordendolo ripetutamente, esso nel districarsi dai legni per fuggire sollevò le radici intorvolando tutto l’acquario. Assorbito il sacco vitellino, gli avannotti, oltre duecento, uscirono allo scoperto sotto la vigilanza di entrambi i genitori che li pascolavano in giro per la vasca, adesso la madre permetteva al padre di accudire e prendere in bocca i piccoli che si allontanavano dal “gregge”. L’aggressività sempre più crescente dei riproduttori era palpabile anche all’osservatore, essi schizzavano come saette sugli Steatocranus casuarius che cercavano solamente di affacciarsi tra le roccie dove erono stati confinati. I Cichlasoma salvini in riproduzione difendono la loro prole senza compromessi e scacciano gli altri ospiti al punto tale di mettere a repentaglio la loro stessa esistenza. A causa della loro velocità e del loro coraggio, essi non si ritirano neanche davanti a ciclidi ben più grandi e con la stessa combattività. Assistetti allo spostamento del grande vaso di coccio che i ciclidi sistemarono a loro piacimento dentro lo scavo del fondo. Prendevano con la bocca e risputavano lontano dalla zona di riproduzione delle grosse lumache presenti in acquario. Poi improvvisamente la luna di miele terminò, era come se si fosse rotto il meccanismo per raggiungere l’equilibrio tra i due sessi: La femmina iniziò a scacciare il maschio dalle vicinanze degli avannotti. Assistetti a dei “baci” che poi in effetti non erano altro che prove di forza durante le quali i pesci esercitavano una notevole pressione fin quando l’esemplare più debole si sottraeva alla morsa dell’altro. Il maschio ad un certo punto perse al pazienza e andò su tutte le furie, massacrò di botte la femmina, la quale costretta alla fuga per salvare la pelle si nascose tra le rocce del lato opposto, dove poi rimase segregata. Potei constatare l’evento a fatto già compiuto perchè vidi il maschio guidare ed accudire la cinquantina di avannotti superstiti. La femmina era conciata veramente male, aveva escoriazioni in ogni parte del corpo con nette mozzature delle pinne anale e dorsale, appariva terrorizzata e gravemente debilitata, per evitare che venisse uccisa decisi di togliere nuovamente il maschio dall’acquario. Senza la presenza dell’irrequieto compagno, di lì a poco la femmina uscì allo scoperto, e con mio vivo stupore rapidamente si mangiò tutti i suoi avannotti. Dalle osservazioni ho dedotto che l’aggressività di questa specie costiutisce un handicap per poter consigliare l’allevamento di questi ciclidi. Scheda tecnica Nome scientifico Famiglia Luogo di provenienza
Riproduzione Dimorfismo Temperatura Valore pH Dimensioni Livello di nuoto |