Aquascaping L’Aquascaping è la disciplina che permette, attraverso la conoscenza e l’applicazione di principi e tecniche, di realizzare all’interno di acquari delle composizioni ispirate alla natura.
Queste creazioni, definite anche «acquari naturali» hanno l’ambizione di evocare paesaggi ideali e di essere capaci di esprimere e trasmettere emozioni vissute al cospetto della natura.
Alla base dell’aquascaping ci sono conoscenze che riguardano la coltivazione di piante acquatiche e la capacità di gestione di acquari abbastanza impegnativi in cui ci sia armonia tra ambiente ed esseri viventi. Il suo scopo ideale è però quello di riproporre esteticamente la complessità e il fascino di una scena naturale :
tale scena può appartenere sia alla natura sommersa (ad esempio fondali di fiumi) che emersa (ad esempio colline pianure boschi e foreste) ma nella maggior parte dei casi riguarda scene emerse , visto che le nostre visioni ed emozioni si basano principalmente sui contatti personali, che sicuramente riguardano più la natura emersa che i fondali di fiumi o di laghi…
gli elementi che l’aquascaper usa per realizare la sua opera sono essenzialmente: le piante acquatiche, legni e radici, rocce, substrati e sabbie decorative.
Disponendoli secondo regole e tecniche di allestimento e di composizione si cerca di ottenere un layout armonico e bilanciato in cui colori e forme, spazi vuoti e volumi si integrano donando un piacevole equilibrio visivo.
«Walk on the wild side» Questo layout , che ho chiamato «Walk on the wild side» trae ispirazione da un immaginario sentiero che attraversa i boschi. Ho cercato fin dall’inizio di curare i dettagli , in questo caso evidenziando rocce e radici, caratteristici dell’ambiente che andavo a ricreare.
In questo layout non è stato facile controllare la crescita dell’esuberante vegetazione, soprattutto nel primo piano , composto da un insieme di scaglie di rocce e piante. Eleocharis parvula, Echinodorus tenellus e Riccardia sono state prima lasciate crescere e poi sfoltite continuamente in modo da far assumere alla scena un aspetto naturale , mantenendo visibile rocce e substrato.
Sullo sfondo, per simulare la vegetazione di cespugli ed alberi ho inserito piante a stelo come Myriophyllum Matogrossense green e Rotala Nanjenshan, piante epifite come Bolbitis heudelotii lasciata crescere assieme al Triangle moss. Qui ho cercato di creare una sfumatura di verdi capace di accompagnare lo sguardo dell’osservatore verso il punto focale della vasca, che parte dalla sinistra con il verde brillante del Myriophyllum passando per il verde pieno del triangle moss al centro, e per arrivare a quello più scuro della bolbitis vicino alla zona di luce centrale. La vasca è un acquario Equo Linea 60, misure 90x60x50 (cm),
dalla capienza lorda: 209 litri , avviato in Aprile 2010.
la filtrazione è affidata ad un filtro esterno a secchiello caricato con Equo Stilla (filtrante biominerale ultraporoso), Equo Adsorbo (mix di zeoliti), Equo Depuro (carbone superattivo)
Anche per il fondo ho utilizzato i materiali Equo: EQUO Vigor (substrato fertile) ed EQUO Eden (terra attiva) , che ho apprezzato sia per le capacità nutritive che per le qualità estetiche, esaltate dall’abbinamento con le rocce Dragon Stone e le radici . Per quanto riguarda la gestione non ho avuto grandi difficoltà sia perchè fin dall’inizio ho piantumato una buona massa vegetale comprendente diverse specie a crescita veloce sia perchè mi sono affidato ad una linea di fertilizzanti ( EQUO LINEA ESPERTI) che mi ha consentito di personalizzare i nutrienti secondo le esigenze del mio acquario.
Ho iniziato con un fotoperiodo di 6 ore ( 8x24w t5) , 1 bolla al secondo di CO2 e metà delle dosi indicate sulle confezioni dei prodotti: FLORIDO G30, FLORIDO G7+, FLORIDO C7 e FLORIDO H24+; per poi portare il fotoperiodo a 9 ore continuative, la CO2 a 3 bolle al secondo a la fertilizzazione a regime consigliato sulle confezioni.
In alcuni periodi, quando ad esempio le piante a stelo formavano degli imponenti cespugli e quindi la massa vegetale era aumentata notevolmente e quindi richiedeva maggiori nutrienti, ho integrato la fertilizzazione con azoto (FLORIDO N7), potassio (FLORIDOK7) e ferro (FLORIDO Fe & Mg).
Le specie di piante piantumate sono: Bolbitis heudelotii, Cryptocoryne parva, Cryptocoryne wendtii “brown”, Echinodorus tenellus, Eleocharis parvulaFissidens fontanus, Myriophyllum matogrossense “green”, Rotala sp. ‘Vietnam'”, Triangle moss”, Riccardia chamaedrifolia, Rotala Nanjenshan. La fauna è composta dalla classica Caridina japonica multidentata , circa 15 esemplari , da Otocinclus affinis e da Nematobrycon Palmeri , di cui ne ho inseriti pochi esemplari che poi si sono riprodotti continuamente nell’arco di quasi due anni
I valori di massima dell’acqua sono: NO3 5-10 ppm / PO4 0.5 ppm / Fe 0.10 ppm / PH 6.8 / KH 4 °dKH / GH 8 °dGH / Temp. 24 °C ,cambio acqua settimanale del 30% (acqua r.o. miscelata con acqua di rete).
Ne approfitto per un ringraziamento a Mirko Agasi e lo staff di aquaportal per la stima dimostratami e per avermi permesso di condividere quest’ esperienza con la più grande comunità di acquariofilia presente in Italia. Diego Marinelli Diego Marinelli vive e lavora ad Avellino , appassionato di fotografia naturalistica ed acquariofilia, da qualche anno si dedica all’aquascaping, le sue creazioni stanno raccogliendo grandi consensi nei più importanti contest internazionali di aquascaping. Diego racconta le sue esperienze sul suo sito/blog https://www.diegomarinelli.com/ |
Salve, sono l’autore dell’articolo pubblicato su questo portale all’indirizzo https://www.acquaportal.it/aquascape-diego-marinelli/
Siccome il mio vecchio sito aquaproject.it non esiste più, sarebbe possibile sostituire il link con
http://www.diegomarinelli.com.
Grazie mille.
Diego Marinelli
certo, fatto!