Ho acquistato un Tenerif 88 in offerta speciale grazie all’uscita del nuovo modello. La scelta è finita su questa vasca anche per le dimensioni che si sviluppano maggiormente in altezza rispetto a vasche simili.Peccato non avere un acquario aperto, guardate da dove sono usciti i fiori. Dopo una prima analisi ho deciso di apportare immediatamente delle modifiche sull’impianto di illuminazione e di applicare il filtro esterno EHEIM 2222 che mi portavo dietro da una precedente brevissima e non troppo felice esperienza con un acquario più piccolo. All’interno del coperchio standard ho rimosso il ballast presente e ne ho inseriti 4 ricavati da lampade a risparmio energetico acquistate per circa 2 ? l’una. Ne ho collegate 3 al timer digitale fornito di serie e 1 ad un timer analogico ricavato dalle prese temporizzate di IKEA ed alloggiato sempre all’interno del coperchio di serie. Alla fine del lavoro ho ricavato un totale di 2 lampade T8 da 18/20W e 2 T5 da 25W suddivise come segue (dal fondo verso il primo piano): – T8 da 20W 4000°K (attualmente SUN GLO)
Per quanto riguarda la realizzazione dell’impianto elettrico mi sento di avvisare che conviene eseguire i collegamenti facendo attenzione alla sicurezza sia in fase di realizzazione che in fase di utilizzo (con la corrente non si scherza). Ottenuto un discreto compromesso tra luce ed ingombro è arrivato il momento dell’allestimento del substrato. Dopo un po’ di riflessioni e di ricerche su Acquaportal ho optato per la seguente composizione (dallo strato più profondo al più superficiale): – Baycote (quello per agrumi) Prima di riempire l’acquario l’ho lavato abbondantemente con acqua corrente e aceto, facendo attenzione a non scheggiare il vetro. Per quanto riguarda i quantitativi esatti di Baycote e torba da utilizzare vi rimando alla numerosa letteratura presente in internet. Un lavoro che richiede parecchio tempo consiste nel lavare affondo il lapillo (anche se forse si poteva evitare visto che ? coperto abbondantemente dall’Akadama) e nel “preparare” l’Akadama per evitare che abbassi continuamente il Gh ed il Kh (io l’ho lasciata a bagno in secchi con acqua di rubinetto cambiata molto di frequente per quasi un mese).
L’errore che ho commesso nell’allestimento è stato quello di sottovalutare il galleggiamento della rete di plastica ed in un futuro allestimento cercherei sicuramente una soluzione per ancorarla meglio riducendo lo strato di lapillo ed aumentando quello di Akadama fine (per mantenere la rete + lontana dalla superficie ed ancorare meglio le piante). La disposizione dei materiali è stata studiata per mantenere l’Akadama visibile sui bordi (per questioni estetiche) e di spessore decrescente da 11 a 7 (per aumentare l’effetto di profondità della composizione). Prima di inserire acqua, piante e pesci ho studiato la disposizione dei tronchi (acquistati appositamente) per poter scegliere quella che mi soddisfaceva maggiormente (ho anche provato a far delle foto e pubblicarle sul forum di Acquaportal per avere degli ulteriori suggerimenti). Decisa la disposizione dei tronchi, terminato il riempimento del substrato e posizionato l’acquario nella sua posizione definitiva (una volta riempito è praticamente impossibile spostarlo) è arrivato finalmente il momento di scegliere le piante e procedere con l’allestimento finale della vasca. Le piante, inserite in diversi momenti, sono state in parte recuperate ed in parte acquistate nuove (anche per questo non rispecchiano uno specifico biotopo, come i pesci del resto): – Vasilinea Spiralis Il travaso dal vecchio acquario (si fa per dire aveva solo 5 mesi ma era mal allestito e sottodimensionato ….. errori da bravo principiante…eh gia leggi leggi ..però se non provi non ci credi ..ehehe ) e l’allestimento delle piante ha richiesto qualche ora di lavoro e per fortuna nessun pesce è deceduto a causa di stress o altro. L’operazione non è stata per niente semplice e la sfortuna ha voluto che si rovesciasse un secchio d’acqua in mezzo alla sala da pranzo proprio al termine del lavoro (giusto per chiudere in bellezza …aiaiaiai). Riempito l’acquario non è rimasto altro da fare che introdurre i pesci: – Una coppia di Scalari Il mobile su cui ho posizionato l’acquario è di seconda mano e quindi non ho avuto alcun problema nel realizzare sul retro ho dei fori per far passare tubi e cavi elettrici vari.
Ecco il primo risultato.
Dopo l’inserimento di nuove piante e la riorganizzazione del layout.
Dopo circa 4 mesi dall’allestimento iniziale.
Ad un anno esatto dall’allestimento.
Non posso dire di essere ancora un bravo acquariofilo diligente, comunque di seguito riporto le modalità di conduzione della mia vasca: Fertilizzo il più regolarmente possibile con PMDD realizzato secondo una “ricetta” trovata in internet e doso separatamente il potassio dagli altri elementi chelati + il magnesio. Ad un anno dall’allestimento non ho inserito ulteriore fertilizzante nel substrato e le piante crescono ancora rigogliose. Apporto CO2 (10 bolle/min) mediante un impianto low cost (comprato su ebay) e composto da bombola ricaricabile da 500g comandata da un elettrovalvola aperta durante il fotoperiodo mediante un timer meccanico. I due timer separati montanti sul coperchio mi permettono di simulare l’effetto alba / tramonto accendendo il neon T8 da 4000°K un ora prima e spegnendolo un ora dopo le altre tre luci (accese per 8 ore). Effettuo cambi d’acqua del 20% una volta a settimana (15gg max) con il 60% di acqua di rubinetto (lasciata riposare almeno un giorno e biocondizionata almeno 10 min prima di inserirla) e il 40% di acqua RO. I valori chimici della mia vasca sono i seguenti:
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