La vasca è stata comprata usata nell’ottobre 2010, poco prima di trasferirmi nella casa nuova. All’epoca cercavo una nuova vasca, decisamente più grossa dell’askoll ambiente 100, per allevare i miei carassi eteromorfi (si, ok, pesci rossi). Per grazia ricevuta un vetraio, che non smetterò mai di ringraziare (sig. Poli), me li ha riparato in loco. Con un pezzo avanzato del frontale rotto il vetraio mi ha sostituito il laterale destro, è per questo motivo che ho una vasca unica nel suo genere 😉 Tutta la tecnica è stata acquistata in blocco insieme alla vasca stessa e, col tempo, leggermente modificata. Lo apro e pulisco forse 1 volta ogni 4 mesi. L’unica cosa che devo fare leggermente più spesso è la pulizia dei tubi, che si riempiono di alghe facendo diminuire la portata. Per questo mi sono dotato di un bellissimo scovolino che funziona egregiamente! Illuminazione Il fotoperiodo è di 8 ore, dalle 15 alle 23 circa. Da precisare che , data la posizione, la vasca prende anche molta luce indiretta dalle finestre. Non c’è nessun impianto di Co2 e non seguo nessun protocollo particolare. I pesci, con i loro escrementi, contribuiscono per bene con concimazione naturale. Un paio di volte all’anno inserisco delle pasticche da fondo vicino alle piante e 1 volta al mese concimo con il TetraPond Planta Min. Per l’allestimento ho optato per del ghiaino quarzifero nero di dimensioni 3-5mm e bordi smussati per evitare ferite alla bocca dei pesci che amano ciucciarlo e risputarlo costantemente. All’inizio, avevo mescolato al ghiaino degli stick della tetra, mi pare si chiamasse “complete substrate”, per renderlo un po’ più fertile rispetto alla ghiaino inerte. Non mi sono fidato di mettere un normale fondo fertile perché i rossi amano scavare e lo avrebbero tirato su tutto. A causa della rottura del vetro (la vasca era in maturazione), ho dovuto svuotare tutto, mettere tutto il fondo in un grosso catino (il Samla dell’Ikea da 130L) e gran parte del fertilizzante se n’è andato a ramengo… e non ne ho aggiunto altro. Per quanto riguarda le piante ho una grossa echinodorus che pian piano ho riprodotto e sparso per la vasca. L’egeria è quasi infestante, tanto come la vallisneria (entrambe crescono davvero tanto e sono costretto una volta al mese, a fare grosse potature e buttare via un sacco di verdura…) completano il comparto flora delle immancabili anubias ed altre piante di cui al momento mi sfugge il nome… Come dicevo prima la fauna ospitata in vasca è principalmente monospecifica: ci sono 6 pesci rossi eteromorfi più 3 ancistrus e due colonie di caridine . Da questa sono nati i 4 dei pesci che vedete nelle prossime foto. Sono nati tutti nel laghetto, dopo che nell’estate del 2011 ho pensato di buttarci un po’ di potature di egeria sulla quale, non mi ero accorto, c’erano le uova di carassio. Nacquero una trentina di pesci, la maggior parte omomorfi, e qualche eteromorfo. Questo, altro fantail, è il primo che ho tirato dentro, dopo i primi giorni di inverno in cui mi sembrava morto adagiato sul fondo del laghetto. Invece il freddo gli aveva provocato un problema alla vescica natatoria che, non appena ritirato in casa, si è risolto. Questo è l’ultimo dei figli, sempre fantail, nato direttamente in vasca e scampato alle fauci fameliche dei genitori per puro miracolo (o, mi piace credere, perché è davvero tosto). Poi abbiamo un black moore femmina, in vasca da tre anni ed un simil ranchu, regalatomi da Simone di Ranchu.it perché la mia signora, innamorata del ranchu con coda singola, gli ha fatto una testa tanta per farselo dare. Come dicevo poi, ci sono tre piccoli ancistrus (femmine) che, dati i grossi spazi, fortunatamente non vedo infastidire minimamente i rossi. Ed infine ci sono anche delle caridine, finite per sbaglio in vasca quando ho pescato della lemna dal caridinaio per darla in pasto ai rossi. Al momento non mi accorsi, salvo poi vederne una miriade in giro… ho parlato di due colonie perché ce ne sono sia di red cherry che di babaulti… Sono stato in dubbio per parcchio tempo sul ripescarle o meno, ma poi, conscio del fatot che in 1,7 metri di vasca sarebbe impossibile prenderle tutte, ho pensato di lasciarle al loro destino (ma credo che ci stiano bene…). con cui ogni 15 giorni cambio 150 litri d’acqua. Il sistema è molto semplice, sfruttando la depressione innescata dal rubinetto si riempie il tubo (8m) con cui poi sifono leggermente il fondo, scaricando l’acqua in bagno. Con lo stesso sistema, chiudendo la valvola che permette lo svuotamento, riempio nuovamente la vasca con l’acqua di rubinetto. Durante il riempimento doso il biocondizionatore anti cloro direttamente vicino al tubo di immissione. |
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