L’ Astronotus ocellatus, meglio detto Oscar, è uno dei Ciclidi maggiormente conosciuti per la sua intelligenza e voracità: ecco una frase tipica da manuale, che compare principalmente sui libri che sono in circolazione. Essa infatti non da all’Astronotus ocellatus un’immagine molto positiva, dato che coloro che allevano, apprezzano e magari riproducono gli Astronotus vanno al di là di questa frase superficiale, avendo scelto un pesce come questo. La sottoscritta apprezza soprattutto i Ciclidi, sia Sudamericani che Africani (anche se mi devo istruire e cimentare di più con quest’ultimi) e quello che preferisco è soprattutto il Cichlasoma Nigrofasciatum (lontano parente dell’Oscar) ma al secondo posto c’è subito l’Astronotus. Astronotus ocellatus è un pesce che mi ha colpito subito appena l’ho visto; quando ho iniziato il mio hobby, non avrei mai potuto tenere un Astronotus a causa della mia inesperienza e della grandezza del mio primo acquario, quindi mi limitavo ad osservarne uno splendido gruppo in un negozio qui a Milano. Il modo in cui si muovevano, la maestosità e la spavalderia del gruppo che avevo visto mi spinse ad interessarmi di più su questo pesce, a studiarne le abitudini e a osservarlo più da vicino. Così dopo un po’ di tempo sono riuscita a prendere un acquario più grande e ad acquistare un bellissimo esemplare. Per adesso (conto di riuscire a prenderne un altro) ne ho due: uno albino tigrato (una femmina suppongo dato che le opinioni sul riconoscimento del sesso negli Astronoti sono tante e diverse) e uno nero tigrato (quando si arrabbia o s’impaurisce (cosa assai rara dato che il mio esemplare qua in alto assale anche il retino quando faccio pulizie, mentre gli altri pesci fuggono appena lo vedono), come si dovrebbe sapere, diventa verde chiaro), anch’esso una femmina.
Entrambi hanno un modo di comportarsi diverso e inoltre, purtroppo, tra di loro non si tollerano (forse proprio perché sono due femmine, e quindi la mia teoria forse è esatta…forse ripeto )infatti quando ho tentato di farli convivere c’è stata, nei diversi giorni che li ho tenuti insieme, diverse “lotte tra titani” e ho dovuto per questo tenerli separati in due acquari diversi, lasciandogli comunque la compagnia di altri Ciclidi. L’Astronutus ocellatus albino adora scavare (di fatto l’acquario che lo ospita è pieno di buchi ogni giorno in locazioni diverse) e tollera abbastanza bene gli altri coinquilini della vasca (che si riducono momentaneamente a un Cichlasoma Carpintis maschio ma conto di aggiungere presto un altro Oscar maschio, cercando così di riprodurli e di formare una “coppia felice”). Questo esemplare inoltre cerca sempre di essere al centro dell’attenzione, mostrando le pinne e girovagando al centro dell’acquario, soprattutto in presenza di persone che lo osservano, e in questi casi il coinquilino maculato deve cercare di stare il meno in vista possibile, se no verrebbe scacciato, rimanendo in secondo piano. Un comportamento aggressivo dunque? No di gelosia direi, se effettivamente esiste tra i pesci, infatti per quanto riguarda la convivenza con il Carpintis, l’Oscar lo scaccia solo di rado e in presenza di cibo non litigano neanche. L’altro Oscar, essendo anche in un acquario più grande, convive con molti più pesci (ciclidi sudamericani) come i T.Meeki, i C. Nigrofasciatum, i C. Sajica e qualche Botia e non scava mai. Il re della vasca dunque, dato che anche quest ultimo adora pavoneggiarsi e mostrarsi al pubblico. Inoltre questo, a differenza dell’altro albino, per mangiare salta addirittura fuori dalla vasca, facendo rischiare alla proprietaria di perdere le dita.
A parte la descrizione dei miei due Astronotus ocellatus, ci tengo a precisare che non è propriamente vero che è un pesce aggressivo come certi ciclidi africani, che tendono ad inseguire quei pesci che considerano “di troppo” staccandogli dei pezzi di coda e delle pinne , (anzi!) ma si dimostra territoriale (come tutti i ciclidi del resto, chi più chi meno) e si limita solo a scacciare i pesci che lo importunano o a snobbarli (se lo può permettere per la sua mole). Bene questo è tutto (per adesso!) sugli Oscar per quanto riguarda la mia esperienza e spero inoltre di riuscire presto a riprodurli (dato che i piccoli di Oscar sono bellissimiJ) Inoltre io penso che a una certa età (dai 15-20 cm.) gli Astronotus possano essere riconosciuti tra maschio e femmina, mentre il mio negoziante è di tutt’altra opinione.
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