Notizie brevi su Synodontis petricola “dwarf”
Considerazioni generali: Il genere Synodontis popola l’Africa (a sud del deserto del Sahara), è presente tanto nella Rift Valley (in special modo nel Lago Tanganica) che nei grandi fiumi che si gettano (verso est) in Atlantico.
Le mie esperienze di allevamento riguardano Synodontis nyassae (endemico del Lago Malawi); Synodontis eupterus (esponente dei pesci che popolano i grandi fiumi e segnatamente i bacini del Nilo; Niger; Chad) e Synodontis petricola “dwarf” (endemico, a sua volta, del Lago Tanganica) cui sono dedicate le brevi note che seguono: Biotopo di origine: Lago Tanganica, non vengono riportate speciazioni locali e/o varianti di colore (colour morph) a quanto è dato di sapere. Taglia max (circa) 10 cm max. Etimologia del nome: Synodontis deriva dal greco e, segnatamente, “syn” sta per “insieme; vicino” ed “odontos” sta per “dente”: il nome fa riferimento alla forma (molto caratteristica) della mascella inferiore. Vasca: Ho allevato i miei due esemplari prima in una vasca da 75 litri, poi in una da 125 entrambe arredate in maniera molto “spartana”; non hanno mai danneggiato le – poche – piante presenti. Chimica dell’acqua: E’ originario del Lago Manganica, ambiente caratterizzato da acque con reazione altamente alcalina (pH anche di 8,5/9.0). Si dice che non sia particolarmente “fiscale” anche se è bene NON esagerare; nella mia vasca il pH è, circa, 7.5/7.8 (ad oggi nessun problema …) Riproduzione: si dice(va) fosse un “riproduttore parassita” come Synodontis multipunctatus (vedere sotto). Esperienze più recenti lo presentano, invece, come un depositare (su substrato?) I miei pesci (due) dovrebbero essere una coppia (uno dei due è marcatamente più longilineo, ragionevolmente il maschio) ma ad oggi – purtroppo! – NESSUN risultato. Cibo: Accettano di tutto e senza problemi: compresse, fiocchi e pellets (caduti al fondo e/o raccolti a mezz’acqua!), cibo surgelato di tutti i tipi e cibo vivo (ho offerto loro larve di zanzara nera). Compagni di vasca: NON sono territoriali – a differenza di altri Synodontis – ne aggressivi verso altri abitanti della vasca (persino verso un timidissimo trio di Aulonocara stuargranti “cobuè”). Li ritengo, quindi, compatibili con TUTTI I ciclidi della Rift Valley; anche in vasche (ragionevolmente) piccole. Non mi sento però di escludere – a priori – fenomeni di predazione verso (in particolare) avannotti e/o pesci molto più piccoli. E – per finire – alcune considerazioni aggiuntive sulle interrelazioni dei Synodontis con i ciclidi della Rift Valley: I grandi laghi della Rift Valley (ho visitato il Lago Malawi nel 1997/1999) ospitano per la più parte specie endemiche e nella maggioranza ciclidi ma, ovviamente, NON solo loro … tra i maggiori rappresentanti di altre specie ci sono appunto gli esponenti del genere Synodontis (Fam. mochokidae). Uno dei misteri della speciazione di questi interessanti pesci risulta essere il fatto che i Synodontis sono presenti con un genere monospecifico (Synodontis nyassae) in Malawi, con molte specie (tra cui quella oggetto di queste note) in Tanganica e almeno due (S. afrofisheri e S. victoriae) nel Vittoria.
Le interrelazioni tra Synodontis e ciclidi sono in alcuni casi molto strette e decisamente peculiari: come nel caso di Synodontis multipunctatus (endemico, anch’esso, del Lago Tanganica) che affida – con l’inganno – le sue uova ai ciclidi incubatori orali che finiscono il “compito” dei Synodontis stessi. Questo comportamento va, però, a scapito della loro stessa (dei ciclidi) prole … accade infatti che lo sviluppo delle uova dei Synodontis sia sensibilmente più veloce rispetto ai ciclidi stessi: come conseguenza, la loro schiusa avviene prima, stesso discorso per l’assorbimento del sacco vitellino e così accade per la richiesta/necessità – col progredire dello sviluppo – di cibo sostanzioso … cosa c’è, quindi, di meglio che rivalersi sulle uova e/o larve – ad uno stadio di sviluppo più arretrato – che ci sono a “disposizione”? Questo interessante comportamento è stato talvolta osservato – giova aggiungere – anche in acquario. Più in generale, se si esclude la territorialità (Synodontis nyassae non crea problemi, mentre Synodontis eupterus, che raggiunge anche i 30 cm, si rivela decisamente più pugnace) in molti casi la taglia e talvolta il costo … I Synodontis sono ottimi ospiti delle vasche “tematiche” dedicate alla Rift Valley e sono una aggiunta assolutamente “congrua” visto che quelle splendide biocenosi non vivono di soli ciclidi, anzi .… Per Synodontis petricola “dwarf” non ho notizie – vedere scheda – dettagliate sulla riproduzione (dovrebbe trattarsi di un depositare in base alle informazioni più aggiornate) ma il nostro amico si segnala, comunque, per alcune caratteristiche interessanti anche dal punto di vista hobbistico: la taglia ridotta, l’affabilità (ho esperienze dirette di più pesci in ambienti anche ristretti), una livrea molto interessante che “spezza” molto coi ciclidi, non ultimo un costo assolutamente … “tentatore”. Sebbene originario del Tanganica (come detto) la mia esperienza mi insegna che si comporta bene anche in vasche che abbiano come obiettivo il Lago Malawi e/o il Vittoria (anche con giovanili di Paratilapia polleni “small spot” del Madagascar non ho avuto difficoltà di alcun genere. La prossima volta che progettate/allestite una vasca destinata a pesci dell’Africa orientale prendetelo in considerazione: NON ve ne pentirete … Foto della mia, presunta, coppia di Synodontis petricola
Il pesce sopra di loro è un giovanile di Paratilapia polleni “small spot”, ciclide endemico del Madagascar.
Stessa situazione (ancora con Paratilapia polleni “small spot” sullo sfondo)
A spasso per la vasca (la foto è ripresa in quella da 75 litri).
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