L’appuntamento con il pranzo è forse il momento di maggior contatto con i nostri amici.
Prima di tutto diamo un consiglio pratico su come nutrire il pesce rosso: è meglio dare da mangiare 2-3 volte al giorno piuttosto che una sola volta. I pesci devono essere in grado di finire quello che noi gli abbiamo dato nel giro di un paio di minuti, se ci mettono di più stiamo esagerando: i pesci non sono in grado di auto regolarsi e poi il troppo cibo finisce per inquinare l’acqua con tutte le conseguenze del caso. E’ più probabile che un pesce muoia di troppo cibo che per troppo poco, quindi non esageriamo.
Altro consiglio: è erroneamente pratica comune considerare del buon cibo per i pesci rossi il pane e i formaggi, non c’è nulla di più sbagliato anche se è vero che i nostri amici sembrano gradire anche biscotti e dolci, ma sono cibi che fanno loro molto male, quindi è meglio non dargliene assolutamente. Scartata una serie di possibilità, ci rimane una scelta molto comoda: si possono comprare i tipici barattolini contenenti scaglie di cibo. In questo caso, sarebbe meglio dare il cibo prendendolo con le mani dal barattolino oppure con un misurino che permette in questo modo di dosare la quantità esatta di cibo da somministrare.
Sarebbe anche buona pratica cercare di distribuire il cibo su una superficie il più ampia possibile, in modo tale da costringere il nostro amico a una ricerca del cibo stesso in quanto in acquario il pesce rosso, che è abituato a grandi spazi, potrebbe impigrirsi e un po’ di movimento, almeno per la ricerca del cibo, non gli farà di certo male. Nel valutare la quantità di cibo da dare, dobbiamo considerare anche altri fattori: la temperatura influenza l’appetito del nostro amico e anche l’età, infatti più è giovane più tenderà a mangiare.
Deciso che 2-3 pasti sono meglio, dovremmo decidere come suddividerli nella giornata: il pesce rosso concentra in genere in natura la sua attività di ricerca del cibo durante la mattinata quindi è meglio non dargli il cibo durante la parte finale della giornata, ma in quella iniziale, è poi sconsigliato dargli da mangiare alla sera per evitare problemi con la digestione.
Scelto il momento in cui gli diamo da mangiare, sarebbe meglio non cambiarlo, perché il pesce rosso è un pesce molto abitudinario: lo si vedrà aspettare con ansia l’ora esatta del cibo e si posizionerà in attesa di quest’ultimo con una precisione da far invidia ad un orologio. Per evitare eventuali fonti di stress che possono fargli molto male è meglio nutrirlo sempre alla stessa ora.
Altro suggerimento è fargli rispettare un giorno di riposo e non nutrirlo; questo permette di rilassare un attimo gli organi interni, infatti questi ultimi, nel pesce rosso, sono molto compressi in poco spazio e, se l’intestino si gonfia per il troppo cibo o per altri motivi , preme sulla vescica natatoria e il nostro amico perde l’equilibrio nuotando a pancia all’aria sulla superficie dell’acqua. In natura il pesce rosso è onnivoro, cioè ciba di quasi tutto quello che trova, anche delle piante, a volte quindi attenzione a quelle che introducete perché potrebbero essere mangiate. Quindi, in acquario, bisogna fornire una dieta il più completa possibile se vogliamo che cresca sano e robusto.
Per poter garantire la sua vitalità dobbiamo fornire delle proteine, per poter ricaricarlo e fornire energia dobbiamo dargli dei cereali/carboidrati e, per migliorare la digestione, dei vegetali. Si capisce che la sua alimentazione deve essere il più completa possibile, quindi il mangime che compriamo, a volte può non essere sufficiente. Proprio per questo motivo, si consiglia di dargli più di un tipo di cibo magari di marche diverse e con percentuale dei tre elementi sopra elencati diversi. Questo non solo per garantire al nostro pesce una dieta sana ed equilibrata, ma anche per abituarlo a diversi tipi di mangime. Questo piccolo accorgimento rende l’alimentazione più simile a quella naturale, infatti in natura il nostro amico si ciba praticamente di tutto e dubito che possa trovare tutti i giorni sempre lo stesso cibo.
Diamo a grandi linee alcuni valori che possono indicare le percentuali adatte ad un pesce rosso: – Proteine 45-40 %
– Cereali 45-40 %
– Verdure 10-20 % Come si può vedere la percentuale di vegetali è abbastanza bassa; questo perché hanno soprattutto una funzione di regolamentazione dell’intestino.
Si può pensare di integrare la sua dieta con del cibo vivo. Questo può essere procurato in diversi modi: il primo, e forse il più naturale, è quello di cercare larve di zanzara o altri insetti in natura. In questo modo però non siamo sicuri che non importiamo anche dei parassiti nell’acquario, quindi piuttosto che avventurarsi nella ricerca in boschi o altro sarebbe meglio provare a mettere una bacinella d’acqua sul balcone nella speranza che degli insetti adulti depongano le loro uova, questo però può avvenire solo nella stagione calda. Sarebbe sconsigliabile nutrirli con vermi raccolti in natura, perché questi, oltre a parassiti o altro, possono portare anche degli agenti inquinanti.
Altro metodo è quella di affidarsi al nostro negoziante e comprare l’ Artemia salina che poi si può far schiudere in un contenitore apposito, questo metodo è un più sicuro in quanto abbiamo la garanzia della sua provenienza e non esponiamo a rischi inutili i nostri amici. Un altro alimento buono per i pesci rossi è la Dafnia che può essere sempre comprata nei negozi di acquari. Adesso passiamo alla somministrazione del cibo attraverso le mangiatoie automatiche. Sono degli ottimi strumenti che danno la possibilità di nutrire i pesci in nostra assenza, ma hanno il difetto, o è meglio chiamarla la difficoltà, che devono esser tarati in modo tale da garantire il giusto quantitativo di cibo. L’unica cosa che possiamo fare è una serie di prove, finchè la somministrazione del cibo non è quella esatta.
Comunque, in genere, se la nostra assenza non è troppo prolungata, anche 5-6 giorni, questi pesci resistono benissimo ad un periodo di digiuno così lungo, quindi in questi casi si può fare anche a meno dell’uso di queste mangiatoie. E’ sconsigliabile anche riempire i pesci nei giorni precedenti la nostra partenza per dargli un po’ di riserva di cibo, sarebbe meglio continuare a nutrirli normalmente, partire e poi, al nostro ritorno, li troveremo lì belli e sani pronti per ricevere il cibo; in natura, a volte, fanno dei periodi di digiuno ancora più lunghi. Bibliografia:
– “pesci rossi” di Piero M Bianchi e Andrea Sperotti, ed. De vecchi editore.
– Fascicolo della tetra Pesci rossi e Laghetti |