Per la riproduzione di Paracheirodon Innesi è conveniente utilizzare una vasca dalla capacita’ di 10lt, priva di qualsiasi arredamento, che viene riempita con circa 5 lt di acqua demineralizzata. Il ph deve oscillare tra il 5.5 e il 6. Per riconoscere piu’ facilmente le uova conviene che il vetro di fondo sia nero. La temperatura puo’ oscillare tra i 22° e i 25° con prevalenza per la temperatura piu’ bassa. Per una riproduzione piu’ razionale occorre utilizzare piu’ di una vaschetta. La cosa migliore e’ introdurre i pesci nelle vasche da riproduzione la mattina presto. All’inizio dei giochi amorosi il maschio, piu’ piccolo e piu’ snello, nuota intorno alla compagna cercando sempre piu’ frequentemente di colpirla con la bocca sul dorso. Inizialmente la femmina che riceve i colpetti continua a nuotare, ma ad un certo punto, si ferma, e il maschio le si avvinghia lateralmente. Molte volte i due pesci si dividono nuovamente, ma ad un certo punto la coppia continua a nuotare fianco a fianco per un breve tratto, per poi spostarsi fulmineamente verso la superficie. Giunti nel punto piu’ alto della parabola il maschio abbraccia la femmina e contemporaneamente vengono espulsi i prodotti sessuali, dopo di che la coppia si divide e ognuno nuota per i fatti suoi, mentre le uova cadono lentamente sul fondo. Tutti questi movimenti sono talmente fulminei che difficilmente possono essere ripresi con la macchina fotografica. Ad occhio nudo si vedono i pesci che si portano in superficie e poi dividersi nuovamente. Durante ogni atto di accoppiamento vengono espulse circa 30 uova, ma una covata puo’ arrivare a 400 uova. Dopo la deposizione il ventre della femmina si presenta svuotato e incurvato, segno piu’ evidente alla mattina che durante la notte e’ avvenuta la deposizione. Non e’ pero’ un’indicazione certa perche’ non tutte le femmine depongono le uova in una sola volta occorre controllare anche il fondo con un torcia rivolta proprio verso il fondo nero della vasca per verificare se ci sono delle piccolissime uova trasparenti e marroni. Se ci sono le uova occorre allontanare i riproduttori e introdurli separatamente in acquario. Se la femmina non ha deposto tutte le uova converra’ introdurla in un’altra vaschetta con un altro maschio. Tolti i riproduttori dalla vaschetta togliamo con cautela l’acqua per abbassare il suo livello a circa 5cm. Dopo circa 22 ore si schiudono le uova e a questo punto ogni giorno si deve aggiungere acqua nuova. L’aggiunta, che avviene con un tubicino per aria del diamentro di 5mm, assicura che il mangime vivo (naupli di artemia, meglio ancora anguillule dell’aceto o infusori, durante i primi giorni) non muoia subito dopo essere somministrato agli avannotti. Dopo 5gg dalla schiusa gli avannotti nuotano liberamente e a questo punto incomincia la somministrazione abbondante del mangime. E’ importantissimo utilizzare solo naupli piccolissimi somministrati la mattina in modo che a sera siano finiti. Infatti grazie alla temperatura in vasca crescerebbero rapidamente e potrebbero essere pericolosi per gli avannotti. L’acqua che verra’ aggiunta quotidianamente dovrebbe essere di rubinetto o meglio ancora ad osmosi pero’ demineralizzata (sarebbe l’ideale). |
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