Le patologie che possono interessare i pesci disco sono tante e con alcune di esse, in particolare flagellati e vermi, l’acquariofilo si sarà trovato a combattere anche cercando di curare specie diverse. Per un’esauriente spiegazione, inerente le malattie, gli agenti eziologici che ne sono la causa e le modalità di cura, vi rimandiamo allo speciale presente sul portale. Qui ci preme evidenziare quelle patologie che solitamente sono il terrore di ogni Discusofilo: le infestazioni da vermi delle branchie e da flagellati. Vi ricordiamo che questi ospiti indesiderati generalmente convivono con i nostri “pinnuti” e che condizioni sbagliate d’allevamento (vedere la parte relativa allo stress) ne favoriscono la riproduzione, causando infestazioni che possono portare alla morte dei Discus anche in brevissimo tempo. Di contro la cura principale per evitare la proliferazione di questi parassiti si compone di acqua perfetta e di una dieta varia e bilanciata. E’ dunque necessario che le condizioni delle nostre vasche siano ottimali, affinché il pesce possa reagire anche senza l’uso di farmaci (il cui abuso è spesso dannoso) come nel caso di verminosi delle branchie allo stato iniziale in cui un’acqua matura e di qualità, insieme ad un innalzamento della temperatura (cura termica) per qualche giorno solitamente, portano alla regressione dell’infestazione. Fondamentale, inoltre, è ricordare che il Discus è uno dei pesci che maggiormente esprime con segni evidenti il suo stato di malessere: lo scurirsi della livrea perdurante nel tempo, la poca vivacità, le pinne raccolte, l’inappetenza, sono tutti campanelli d’allarme da tenere in considerazione al fine di agire tempestivamente per debellare le cause del malessere. Vermi delle branchieSintomi: Respirazione accelerata, strofinio contro gli arredi, tendenza a risputare il cibo, tendenza a respirare con una branchia sola, movimenti a scatto, nervosismo; in seguito a complicazioni batteriche le branchie possono apparire gonfie e pallide.
Cura: Un ottimo rimedio, soprattutto considerando che non danneggia il filtro ed è studiato per vasche arredate è il Camacell (1 compressa per 50l) efficace su tre fronti: intestino, pelle e soprattutto branchie. Inoltre, ha potere ovocida. Nei casi più gravi, quelli in cui il Camacell risulti insufficiente, la formalina è il rimedio più efficace, il protocollo di cura, consigliato da Untergasser, in questo caso prevede: una soluzione di formalina al 37% (da maneggiare con cura per la sua tossicità). Preparare una vasca almeno da 200l con aeratore, immettere 7ml ogni 100litri d’acqua della suddetta formalina, fare stare a bagno il discus per 8-10 ore, trasferirlo in una vasca di quarantena da almeno 50l perfettamente pulita ed esente da parassiti, Il trattamento va ripetuto. I successivi passaggi di vasca vanno effettuati per tre volte con tre giorni di intervallo. Nel frattempo le vasche utilizzate vanno disinfettate e lasciate asciutte per almeno 3 o 4 giorni prima di essere riallestite. Le uova dei vermi muoiono dopo tre giorni in ambiente secco. Flagellati intestinaliSintomi: Comportamento nervoso e timido, inappetenza, dimagrimento, feci biancastre e gelatinose, cambiamenti di colore, pinne chiuse, ecc…
Cura: Il farmaco sicuramente più efficace è il Flagyl. Ogni compressa contiene 250 mg di principio attivo (metronidazolo). Ideale sarebbe la somministrazione col cibo (1 grammo di metronidazolo ogni 100 di cibo). Nei casi in cui non fosse possibile è utile procedere come consigliato da Untergasser: si usa 1 compressa ogni 25 litri, il trattamento dura 5/6 gg., in più durante la cura è preferibile diminuire il fotoperiodo (meglio spegnere totalmente le luci) ed alzare la temperatura dell’acqua fino 35°C con aeratore sempre acceso, per permettere al flagyl di giungere anche sottopelle grazie alla dilatazione dei vasi sanguigni. Alla fine si effettua un cambio d’acqua del 50%. StressLe principali cause di stress per i Discus sono quelle tipiche di molte specie: condizioni dell’acqua inadatte, in particolare dovute ad inquinamento elevato (presenza di nitriti, nitrati, ammoniaca, cloro, metalli pesanti, o altre sostanze in quantità tali da risultare tossiche); sovraffollamento delle vasche (una buona norma per il neofita sarebbe quella di considerare 50l a Discus) o coinquilini poco graditi (sconsigliati gli scalari); fondi e sfondi colorati (da preferire i colori scuri o neutri); repentini sbalzi di temperatura e di PH. Cure preventive e malattie non identificateNel caso non si riesca a stabilire la natura della patologia che affligge i nostri discus e nel caso si voglia attuare una profilassi preventiva, può essere utile usare assieme, come consigliato dalla Esha, i prodotti Exit ed Hexamita (efficace nella profilassi della malattia del buco) le cui dosi, in caso di manifesta patologia, possono essere aumentate rispetto a quanto scritto nelle indicazioni, non faranno male ai vostri discus e permetteranno al loro organismo di reagire naturalmente e di proteggersi dalle principali patologie che affliggono i ciclidi. |
Messaggio precedenteCarassius auratus, piccolo principe del giardino acquatico
Next PostLe mille cose da non fare di Walter Peris