Iniziamo con il descrivere questo curioso “alien” dell’acquario: Gli esemplari adulti raggiungono una dimensione massima del carapace che si aggira attorno ai 4 Cm, mentre le lunghe e affascinanti zampe raggiungono i 30. Le piccole e veloci chele hanno una colorazione tendente al bluastro e le righe in contrasto che attraversano la testa lo fanno assomigliare a una freccia, appunto. La sua zona di provenienza è quella caraibica. Il granchio freccia è molto attento a tutto ciò che accade nell’acquario. La sua forma "ragnesca" fa spesso impressionare gli osservatori. Abitudini alimentari La sua dieta comprende soprattutto detrito, vermi policheti (A eccezione dei vermi tubicoli, in poche parole non attacca gli spirografi), fauna bentonica di piccolissime dimensioni e alghe. E’ bene variare la dieta con alimenti surgelati e secchi. Molto spesso si sente parlare di questo curioso “granchio alieno”, molti lo definiscono un “assassino”, altri lo apprezzano come innocuo detritivoro. Probabilmente la maggior parte delle persone che lo vedono come una minaccia non ha mai provato ad allevarne uno in vasca, parlando per esperienza indiretta. Detto ciò vorrei sfatare qualche mito e leggenda che grava su questo curioso e bizzarro crostaceo dalle lunghe zampe. Tristan Lougher dice: “mangia ogni cosa che gli capiti tra le chele, gli esemplari grossi catturano e divorano piccoli pesci, dietro ad un esile e fragile aspetto si nasconde la capacità di causare problemi ad acquari di reef”. Questi punti elencati possono incutere timore se non si ha mai avuto esperienza con questo crostaceo, non lo nego, c’è un filo di verità in queste parole: Mangia ogni cosa gli capiti tra le chele. Si, è vero. Gli Stenorhynchus seticornis amano bazzicare qua e là tra le rocce, mangiano detrito o cibo non consumato. Non ho mai notato comportamenti aggressivi nei confronti di gamberi, granchi o paguri. Gli esemplari grossi catturano e mangiano piccoli pesci. Anche questo punto non è del tutto falso, i granchi freccia sono formidabili predatori di pinnuti in stato di malessere, morenti o comunque estremamente sofferenti. Come detto nel punto precedente, mangia ciò che trova, è puro spirito di sopravvivenza: l’istinto più forte che un animale possa avere. Dietro un esile e fragile aspetto si nasconde la capacità di causare problemi a pacifici acquari di reef. Se non rispettiamo il minimo litraggio (che a parer mio non dovrebbe trovarsi sotto i 100L), non causerà problemi al reef, dato che, come altri animali, è reefsafe. Certo, nutrendosi di vermi policheti potrà dare noia ad un DSB poco maturo, ma dopo tutto, non è un grosso male. Tipica posizione che assume quando scruta qualcosa. Complicazioni nell’allevamento dello Stenorhynchus seticornis. Ci sono delle difficoltà riguardo l’allevamento di questo curioso crostaceo, prima fra tutte è la muta. Chiunque decidesse di cimentarsi con l’allevamento del granchio freccia deve assicurarsi di avere dei valori di calcio, ph e kh ottimali. Il problema della muta non è da sottovalutare, dato che molti acquariofili hanno rinunciato a tenerne uno proprio per questo motivo. La seconda difficoltà che si può riscontrare è quella del trovare un esemplare sano e assicurarsi che non perda le chele, se così dovesse essere sarà molto difficile che riesca a sopravvivere fino alla ricrescita delle stesse. In sintesi, il nostro simpatico "freccione" non è l’assassino spietato che viene dipinto sui forum o sui libri, si dimostra più un simpatico curiosone che bazzica tra le rocce in cerca di un bocconcino che possa appagare il suo palato. | |
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