Il 22 marzo, ogni anno dal 1992, è la giornata mondiale dell’acqua. In base ai dati dell’ONU, ci sono circa 2.000.000 (DUE MILIARDI) di persone che non hanno accesso ad acqua corrente.
Si pensa che dal 2030 il fabbisogno mondiale di acqua potrebbe ancora aumentare e dato che non è una risorsa infinita, dobbiamo imparare a non sprecarla neanche noi acquariofili che facciamo proprio dell’acqua il nostro elemento primario.
L’acqua di scarto dell’impianto di osmosi
Il principale momento in cui si consuma acqua è al momento del cambio parziale o del rabbocco. In acquariofilia dolce si può usare spesso la semplice acqua del rubinetto o, quando l’allevamento di specie particolari o la qualità dell’acqua dell’acquedotto lo richiede, si mescola l’acqua semplice con acqua osmotica.
L’acqua osmotica si può comprare: è l’acqua distillata per i ferri da stiro che troviamo al supermercato oppure che prepara il negozio di fiducia con un impianto. Spesso si compra direttamente l’impianto di osmosi per poterla fare comodamente a casa, ma in questo caso noterete che lo scarto di acqua è veramente notevole, confrontandolo alla quantità di acqua osmotica ottenuta.
Ma l’acqua di scarto dell’impianto di osmosi può essere tranquillamente riutilizzata in casa! Tra le tante cose, si possono ad esempio per lavare frutta e verdura, lavare i pavimenti o altre superfici: non buttiamola via !!
L’acqua del cambio delle vasche
Periodicamente nell’acquario di acqua dolce è bene effettuare dei cambi parziali dell’acqua. Quindi ci si arma di pompa, elettrica o manuale, si sifona il fondo, si sciacquano le spugne e ci ritroviamo con un secchio di acqua color ambra o marroncino, dall’odore spesso non molto invitante. Istintivamente pensiamo subito al più vicino bagno per destinare l’acqua, ma anche questa acqua è preziosa! Se hai dei vasi sul balcone o un giardino, usala per innaffiare le tue piante: è ricca di elementi che aiuteranno nella fertilizzazione.
Piccoli gesti, ma anche noi nel nostro hobby possiamo fare qualcosa!